GIMP software libero per la creazione e modifica di immagini digitali, nuova versione, tante novità.

Creato il 21 aprile 2013 da Hugor @msdiaz61
GIMP (GNU Image Manipulation Program) è un software libero per la creazione e modifica di immagini digitali.
È utilizzato principalmente per la realizzazione di loghi ed operazioni di fotoritocco. Oltre a ridimensionamento e ritaglio di immagini, permette di effettuare fotomontaggi, conversioni tra formati ed animazioni (ad esempio in formato GIF)
Viene spesso utilizzato come sostitutivo del programma commerciale Adobe Photoshop, più noto per il suo uso in ambito professionale, per la modifica e la stampa di immagini digitali (anche se GIMP non è un clone di Photoshop).
Il progetto è stato iniziato nel 1995 da Spencer Kimball e Peter Mattis ed è mantenuto da volontari sotto il patrocinio del Progetto GNU. Il logo è la mascotte Wilber, un coyote.
Gli strumenti di manipolazione di GIMP possono essere raggiunti con Barre degli Strumenti, tramite menù o con finestre di dialogo (che possono essere raggruppate in pannelli). Questi strumenti includono filtri, pennelli oltre a trasformazioni, selezione, livelli di immagine e strumenti per creare maschere.
Ad esempio GIMP possiede 48 pennelli classici a cui possono essere aggiunti altri. Questi pennelli possono avere il bordo morbido (con antialiasing) o rigido (con aliasing), o usati in sottrazione di colore o con diverse opacità, o ancora con molti altri metodi di composizione.

GIMP può usare come tavolozza dei colori il modello RGB, HSV, la ruota dei colori oppure sperimentalmente il modello CMYK. Può mischiare questi modelli ed ha strumenti per la selezione del colore con molte opzioni (come ad esempio l'utilizzo dei codici esadecimali dei colori, come usato nei CSS ed HTML). Bisogna notare che il modello CMYK è solo simulato: viene immediatamente tradotto in RGB in memoria. GIMP non ha ancora un supporto per quelle combinazioni CMYK che non possono essere rappresentate come RGB, come i neri saturi, che possono però essere estesi (limitatamente) con plugin aggiuntivi.
GIMP supporta i gradienti di colore che può essere integrato in altri strumenti, come riempimenti e pennelli, per avere aree coperte con merging automatico dei colori. Include molti gradienti già pronti all'utilizzo e permette l'inserimento o la modifica degli stessi.
Si possono eseguire selezioni circolari o rettangolari, a mano libera, per colore o, alternativamente, con lo strumento "Selezione Intelligente" (la bacchetta magica di alternative commerciali), si possono selezionare regioni uniformi di colore. Le forbici intelligenti possono essere usate per creare automaticamente percorsi (path) tra regioni a forte contrasto.
GIMP usa i livelli (anche trasparenti) che possono essere mostrati, nascosti, opacizzati e variamente modificati. Supporta anche immagini trasparenti o semi-trasparenti. Con i canali si possono modificare un singolo spazio colore di un'immagine (per esempio modificare solo i toni rossi di una immagine RGB senza toccare le altre componenti).

GIMP possiede circa 150 effetti standard e filtri, incluso Drop Shadow (ombreggiatura), Blur, Motion blur e Noise (rumore digitale).

Per esempio:

Il programma supporta anche script in vari linguaggi: Gimp-fu (linguaggio Scheme integrato) o esternamente Perl, Python o Tcl. È allo studio l'integrazione di Ruby. Questi linguaggi permettono di scrivere script o plugin che possono essere eseguiti interattivamente. È possibile creare immagini in modo completamente non interattivo, come per esempio generare immagini per pagine web al volo attraverso programmi che usino l'interfaccia CGI o la modifica sequenziale del colore e la dimensione di un gran numero di immagini. Per questi compiti non interattivi programmi come ImageMagick sono però di gran lunga più semplici da utilizzare.

Come molti software liberi, GIMP è sviluppato da volontari non pagati. Il Progetto GIMP usa un ramo instabile (di sviluppo) per aggiungere nuove caratteristiche e un ramo stabile per correggere bug tra le varie versioni. Come tanti altri software open source usa un numero pari per indicare le versioni stabili (per esempio 2.6.X) ed un numero dispari per le versioni instabili (ultimamente 2.7.x).
Tra la versione 1.2 e 2.2 ci sono stati molti cambiamenti nell'interfaccia, oltre all'introduzione di pennelli multipli che al tempo venivano usati solo da Photoshop. Tra la versione 2.2 e la 2.4 sono state introdotte molte migliorie significative, come la gestione digitale dei colori, pennelli scalabili, nuovi strumenti di selezione e un miglioramento dell'interfaccia utente.[7] Nella versione attuale (2.6) c'è stato un completo ripensamento, e conseguente ristrutturazione, dell'interfaccia utente (seguendo un percorso cominciato con la versione 2.4) introducendo un gruppo di lavoro dedicato esclusivamente allo sviluppo dell'interfaccia uomo, oltre all'introduzione e parziale integrazione della nuova libreria grafica GEGL, nata per risolvere alcune importanti limitazioni, come l'impossibilità di usare nativamente colori CMYK e la gestione di piani di colore di profondità maggiore di 8 bit, introducendo al contempo una potentissima funzione di modifica dell'immagine non distruttiva, che sarà attiva solo una volta completata l'integrazione della libreria, probabilmente per la versione 3.0 di GIMP.

L'implementazione dell'integrazione della libreria GEGL è slittata dal 2000 fino all'ottobre del 2006, data in cui Øyvind Kolås ha dato dimostrazione di una libreria GEGL parziale con la interfaccia grafica, sviluppata da Sven Neumann, Michael Natterer e Kolås.
L'interfaccia di GIMP è stata costruita usando GTK+ (the GIMP Toolkit), originariamente scritta appunto per questo programma. Con il tempo la libreria GTK+ è stata usata, data la sua bontà, per creare il desktop environment GNOME. Questa libreria altro non è che il rimpiazzo open source di una libreria commerciale, Motif, usata nei primi tempi con GIMP.
GIMP è spesso descritto come un'alternativa al prodotto commerciale Adobe Photoshop, un paragone che scatena sul web accesi dibattiti.
Ci sono importanti differenze tra i due pacchetti:
   Photoshop non è compatibile con i plugin e script per GIMP, mentre GIMP offre una limitata compatibilità (con il plugin PSPI) ai plugin progettati per Photoshop, come i filtri 8BF.
   Photoshop non supporta il formato nativo di GIMP (XCF), mentre GIMP può leggere e scrivere il formato nativo di photoshop se con metodo di colore CMYK (PSD).
   GIMP e Photoshop hanno differenti caratteristiche nelle gestione dei colori. Photoshop supporta immagini a 16 bit, 32 bit e a virgola mobile, gli spazi colori Pantone, CMYK e CIE XYZ. GIMP, invece, supporta solo limitatamente lo spazio CMYK con un plugin aggiuntivo limitato.. GIMP non può supportare, per motivi legali, lo spazio colore commerciale Pantone.
   GIMP necessita di una minima conoscenza di programmazione per programmare gli script Python-Fu o Script-Fu, mentre Photoshop ha la possibilità di programmare macro (le azioni) e ripeterle con un tasto play (bisogna notare che questo meccanismo è meno flessibile degli script).
   Photoshop dispone di alcune funzionalità di produzione non implementate in GIMP, come il supporto nativo per i livelli di correzione colore (Adjustment layers, livelli che agiscono da filtri) e una cronologia di annullamenti che persiste tra le sessioni di lavoro.
   Il modello di sviluppo open source di GIMP comporta una maggiore velocità di implementazione e un costo zero su più sistemi operativi.

Ultima versione stabile rilasciata: 2.8.4 (8 febbraio 2013)

Le novità più importanti sono la modalità a finestra singola, il docking su più colonne, l'esportazione nei formati esterni a quello nativo XCF e tante altro ancora. Delude però la mancanza del supporto al CMYK e la struttura ancora basata sulle librerie GTK+ 2. Si tratta di una lacuna che dovrà essere colmata al più presto, dato il passaggio di massa delle applicazioni GNOME alle librerie GTK+ 3.
Al di là di questi piccoli difetti, di cui la maggior parte dell'utenza probabilmente non si accorgerà, GIMP 2.8.4 offre ai estimatori tutto il meglio che si possa chiedere a un programma di fotoritocco gratuito e open.


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