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Ginnastica artistica, Giulia Leni shock: annuncia il ritiro

Creato il 25 settembre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Ginnastica artistica, Giulia Leni shock: annuncia il ritiro

 

Un fulmine a ciel sereno. Una notizia che mai avremmo voluto sentire e che certamente non ci aspettavamo. A darla è lei stessa. Nella tarda serata di ieri, Giulia Leni sul suo profilo facebook e per mezzo della sua fan page ha annunciato il ritiro. Ecco le sue parole: “Questo è stato un periodo difficile con giornate piene di pensieri e ricordi, ma dopo la delusione di Londra ho deciso di chiudere la mia carriera da ginnasta”.

Troppa l’amarezza per non aver partecipato alla rassegna a cinque cerchi, vero motivo che l’ha spinta a lasciare questo mondo in cui ha trascorso praticamente tutta la sua vita: “Il sogno di diventare olimpionica purtroppo non si è avverato. Dopo la delusione e tante lacrime versate ho preso questa decisione a malincuore. Ora cercherò di realizzare altri sogni”.

 

La diciassettenne toscana era (e si fa tanta fatica ad usare il passato) una delle grandi promesse dell’artistica italiana, nota per la sua precisione, per l’eccellenza alle parallele asimmetriche e per la buona qualità del suo corpo libero (anche se si difendeva bene anche sulla trave e al volteggio). Quest’anno, con grande grazia e col suo bel sorriso stampato sotto a una chioma bionda da fare invidia, era riuscita a riassaporare anche il gusto del podio individuale con il bronzo sugli staggi ottenuto agli Assoluti di Catania, dove un piccolo problema muscolare non le aveva permesso di gareggiare agli altri tre attrezzi. In precedenza aveva pure partecipato alla prima stagione di Ginnaste-Vite parallele, il docureality di MTV.

Grande agonista dalla voglia irrefrenabile di fare era sempre disposta a lavorare per la squadra e a dare il meglio di sé per la causa comune. Ecco così che sono arrivati i successi più importanti, tra cui spicca il bronzo agli europei juniores di Birmingham 2010 con le amate compagne Francesca Deagostini, Erika Fasana e Carlotta Ferlito.

L’anno successivo poi la gioia del primo scudetto con la Brixia Brescia. Non ha dimenticato infatti di ringraziare tutto lo squadrone “ai suoi allenatori, al suo presidente Folco Donati e al migliore allenatore del mondo per me, Enrico Casella. Tutti loro hanno reso quest’anno uno dei migliori”. Non poteva poi dimenticare Vanessa Ferrari, compagna di allenamenti e “che mi è sempre stata vicina e fatto a volte anche da seconda allenatrice”. Uno dei complimenti più belli e venuti dal cuore nei confronti della capitana della Nazionale che proprio lunedì ha deciso di riprendere gli allenamenti dopo la cocente delusione del quarto posto londinese. “Un bacio” anche per Erika Fasana, con cui condivideva il PalAlgeco per tre volte a settimana, quando la comasca non si esercitava a Fino Mornasco. Insieme a tutte loro è arrivato anche il secondo posto di Padova a maggio, quando una serie di errori ha lanciato la GAL Lissone verso il tricolore. 

Da professionista non ha poi dimenticato la sua società di provenienza che l’ha plasmata e l’ha lanciata verso l’apice italiano: “Ringrazio la mia società Mens Sana e soprattutto Beatrice Vannoni, la fantastica allenatrice che mi ha fatto amare la ginnastica, mi ha sempre seguito ed è come una seconda mamma per me”.

Prima dei ringraziamenti anche ai familiari e ai genitori “sempre orgogliosi di me”. E come si farebbe a non esserlo…

Lo sono stati anche i suoi tifosi. Questo è un giorno triste per la ginnastica nostrana che perde un pezzo interessante, forse più maturo della sua età e che ha creduto che “fosse giusto così”. Siamo certi che non è una scelta maturata in pochi minuti, ma che sia stata meditata durante questi mesi.

Crede di andarsene a testa alta. Sicuramente lo fa. Rimane felice “per tutte le emozioni che la ginnastica mi ha regalato”, ma ora c’è la voglia di una nuova vita, “forse la vita vera”. Perché si finisce di fare ginnastica artistica, ma ginnaste nel cuore lo si rimane sempre.

Perché lo sport insegna moltissimo. E non solo dentro alle quattro mura di una palestra.

 

Cliccate qui se volete leggere la lettera integrale di Giulia.

 

[email protected]

(fonte Giulia Leni FanPage on Fb e un grazie all’amministratrice Anna Meneghel; per la foto grazie ad Alessandra Barucchieri)

OA | Stefano Villa


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