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Ginnastica, Enus Mariani e le sue nuove parallele

Creato il 30 ottobre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

La campioncina cresce. E bene. Dopo aver vinto stupendamente l’oro juniores agli Europei di Bruxelles 2012 (prima italiana a riuscirci), Enus Mariani sta facendo altri passi da gigante per diventare una grandissima ginnasta. Al PalAlgeco di Brescia la quattordicenne brianzola si è esibita in una nuova combinazione alle parallele asimmetriche, l’attrezzo che sembra essere il prediletto dall’alfiere della Pro Lissone e che le ha permesso di dare lo strattone decisivo alla classifica generale della rassegna continentale. Il video è stato postato su Youtube da Enrico Casella, allenatore della Brixia Brescia e mago dei grandi trionfi di Vanessa Ferrari, ben impressionato dalla serie.

 

Andiamo a spiegarla passo a passo aiutandoci col filmato che potete vedere cliccando qui.

Enus parte con un Maloney (secondi 1-3 del video). È un movimento inventato dalla statunitense Kristin, bronzo olimpico a squadre a Sidney 2000 e oro alla trave nel 1998 agli ormai decaduti Goodwill Games. La ginnasta parte in verticale dallo staggio basso, esegue un giro (cerchio) completo, prima di sfiorare la sbarra con le punte dei piedi, rilasciare l’impugnatura e volare ad acciuffare lo staggio superiore in un’apparente moto all’indietro. Un salto di ottanta centimetri d’altezza classificato con categoria D (media difficoltà sulla scala che si spinge fino a G).

A questo punto ha preso lo slancio giusto e “riaccelera” subito con un Tarzan (secondi 3-7 del video). È ormai diventato uno dei classici passaggi tra gli staggi. Dai vertiginosi 2.45m Enus è in granvolta frontale rivolta al più normale 1.65m, salta dalla barra alta a quella bassa compiendo un mezzo giro nella fase di volo prima di riprendere contatto con l’attrezzo. Sempre una difficoltà D, eseguita da moltissime professioniste anche in gare di livello internazionale.

Ora due Stalder, le matrici inventate dal grande Josef, lo svizzero campione olimpico alla sbarra a Londra 1948 e vincitore di quattro medaglie alla successiva edizione di Helsinki. Il primo è un 360° (una difficoltà D, secondi 7-10 del video): partenza dalla verticale, una rotazione completa con divaricamento a V delle gambe, ritorno in verticale. Il capo è ora rivolto allo staggio alto: gira in verticale con i polsi e si ritrova nella posizione opposta, stesso movimento in parte inversa e voilà rieccola. Stalder stacco (difficoltà C) e via verso lo staggio superiore per finire questa nuova fantastica combinazione.

Sono 15 bellissimi secondi di un talento che sta maturando nella maniera più corretta. Applausi e avanti così.

 

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(fonte Polvere di magnesio on Fb e video di Casella on Youtube; per la foto crediti a Enus Mariani Official Fan Page)

OA | Stefano Villa

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