Ginnastica, niente Mondiali in tv - Agabio: ''La Rai ci volta le spalle''

Creato il 19 agosto 2013 da Digitalsat

La Rai «volta le spalle» alla ginnastica ritmica, «oscurata» dall'emittente pubblica che non trasmetterà i campionati del mondo in programma a Kiev dal 28 agosto all'1 settembre. È il rammarico della federazione italiana presieduta da Riccardo Agabio, che solo ieri aveva festeggiato la vittoria del bronzo delle farfalle azzurre nelle clavette nell'ultima tappa di World Cup 2013 a San Pietroburgo.

Rai Sport e la Federazione Internazionale, si legge in una nota della Fgi, non hanno infatti trovato l'accordo economico per la cessione dei diritti sportivi della rassegna iridata «e così gli appassionati dei piccoli attrezzi non potranno seguire le campionesse di Emanuela Maccarani, impegnate in Ucraina, tra dieci giorni, a difendere non uno, ma tre titoli iridati consecutivi».

«L'offerta dell'emittente pubblica, va detto, è stata l'unica, troppo bassa per Losanna. Risultato: l'Italia vincente della ritmica, quella che di questi tempi, lo scorso anno, veniva acclamata sul podio di Londra, finisce nel dimenticatoio, oscurata dai semivuoti palinsesti estivi, per la prima volta dopo vent'anni», si legge ancora nella nota.

«Il mercato ha le sue regole e se la domanda non incontra l'offerta, che cosa possiamo fare? A rimetterci però sono sempre i più deboli, le atlete che portano in alto il nome del nostro Paese nel mondo e i tanti, tantissimi appassionati e praticanti della ginnastica, che pagano il canone esattamente quanto quelli degli altri sport», fa notare amareggiato Agabio.
 «Il 24 luglio -prosegue il presidente della Fgi- abbiamo presentato il nostro mondiale al Salone d'Onore del Coni, in diretta Rai, insieme alla scherma e all'atletica leggera, i cui campionati del mondo, giustamente, hanno avuto una copertura da grande evento, con mezzi e inviati sul posto. Con noi non è stato possibile nemmeno comprare il segnale e trasmetterlo con un commento da Saxa Rubra. E lo abbiamo scoperto all'ultimo, quasi accidentalmente».

In ballo non c'è soltanto il Mondiale ma tutte le rassegne iridate della ginnastica dell'intero ciclo 2013-2016, quello che porta alle Olimpiadi di Rio. Niente tv, dunque, anche per i campionati del mondo di artistica maschile e femminile e di trampolino elastico.

«Ho scritto una lettera al presidente mondiale Bruno Grandi - spiega Agabio - esprimendogli il mio rammarico per la situazione, mentre non siamo riusciti a parlare con il nuovo direttore di Rai Sport, Mauro Mazza. Al primo ho fatto presente che l'esigenza di promozione di uno sport come il nostro dovrebbe essere superiore ad una mera logica di cassa, al secondo avrei voluto chiedere se, a suo parere, il servizio pubblico sportivo è equamente distribuito, oppure, con il suo arrivo si possa sperare in una spalmatura giornalistica più razionale. Che accontenti tutti e non escluda nessuno».

«Non ha senso. Vinciamo un premio televisivo con un reality -sottolinea alludendo al format 'Ginnaste-vite parallele' andato in onda su MTV - e non riusciamo ad andare in tv con una competizione vera. Di questo passo dello sport resterà solo la sua rappresentazione. Noi lottiamo con grandi sacrifici per creare nuovi spazi di visibilità su network privati, proprio per dimostrare che la ginnastica in tv funziona, eccome! E l'azienda di Stato, ci volta le spalle, rinunciando completamente al diritto di cronaca dei grandi eventi ginnici, proprio mentre si riappropria dei diritti dei Giochi Olimpici di cui la ginnastica è indiscussa protagonista»


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