.Le armi
Come abbiamo visto nei post precedenti, in fin dei conti il meme agisce in modo piuttosto semplice: esercita la sua pressione sugli istinti primordiali che abbiamo visto: pericolo, cibo e sesso. Sono questi i concetti cui la mente presta maggiore attenzione ed è proprio l'attenzione la porta che il meme vuole abbattere per fare irruzione nella vostra mente e conquistarla. Ma l'evoluzione degli istinti non si è fermata qui e, nel corso dei secoli l'uomo ha sviluppato e consolidato pulsioni secondarie legate alle prime. Il senso di appartenenza a un gruppo, per esempio, è un concetto favorevole alla radicazione di un meme perché l'appartenenza a un gruppo implica maggiore sicurezza, maggior possibilità di cibo e più facilità di accoppiamento. La distinzione personale è un secondo istinto piuttosto forte per i memi, perché un individuo dotato di maggior abilità tende a essere un partner potenziale più appetibile, essendo più capace a garantire cibo o evitare i pericoli. Avere cura dei propri simili e in particolare dei bambini è un'altra inclinazione primordiale fondamentale, legata alla protezione della prole, ovvero dei propri geni trasmessi alla generazione successiva. I memi usano anche questo istinto per farsi concedere i favori della vostra mente, come pure quello legato al senso di approvazione. Sentirsi approvati dagli altri all’interno della propria comunità è un istinto legato a maggiori possibilità di accoppiamento. Obbedire all'autorità, infine, garantisce maggiori possibilità di sopravvivenza, piuttosto che combatterla, da questo punto di vista c'è da aspettarsi che sia un veicolo memetico piuttosto importante. Nel complesso, molte delle strategie che fanno maggiormente presa sulle persone sono legate a uno di questi istinti o a una combinazione di essi.
.La strategia
Perché, per esempio, coloro che chiedono l'elemosina in compagnia di cuccioli o si mettono all'uscita di bar o paninoteche, hanno più successo di quelli che si mettono semplicemente a un incrocio? Semplice. La presenza di cuccioli solletica il nostro istinto primordiale di avere cura, mentre chiederci soldi per mangiare quando è evidente che ci siamo appena fatti un panino, stimola il nostro senso di colpa andando a collidere contro il nostro senso di approvazione. Così, se ci comportiamo assecondando questi istinti, la sensazione che ne trarremo sarà piacevole, altrimenti la sensazione sarà negativa. In questo modo, i memi che riescono a solleticare questi istinti sono buoni memi, nell'accezione che abbiamo già visto, ovvero capaci di farsi strada nelle vostre menti e replicarsi, passare di mente in mente ed evolvere. Bisogna poi osservare a questo punto che i memi migliori sono quelli che possiedono in se stessi il concetto di autoreplicazione, ovvero quelli legati all'idea di tradizione o di evangelizzazione in senso lato, che di per sé già impongono di essere trasmessi. Da questo punto di vista i memi religiosi sono tra i più potenti. Altri memi particolarmente efficaci sono i memi estremisti, ovvero quelli legati a concezioni di fede assoluta o di scetticismo totale. Benché sembrino due concetti diversi, dal punto di vista memetico sono in realtà facce di una stessa medaglia, in cui, assumendo un significato assoluto, il meme viene inteso come verità incontrovertibile in senso positivo o negativo. Ma il risultato è analogo. Le menti programmate con questi memi sono refrattarie a recepire nuovi memi e questo le rende entrambe ottuse. Con buona pace di credenti e atei.
/continua
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