Dopo le ultime notizie relative alla richiesta della licenza alla AGCC da parte della Orinic Limited, ex controllata di Full Tilt Poker, e la pubblicazione nella sezione carriere del sito irlandese di Pocket Kings di ben 14 offerte di lavoro, sembra che la riapertura di FTP della direzione del Groupe Bernard Tapie sia solo una questione di tempo.
Pocketfives.com ha voluto chiedere ai membri del forum se effettivamente considererebbero giocare di nuovo sulla piattoforma di Full Tilt Poker, ora che la riapertura sembra questione di giorni, o la eviterebbero come la peste come dichiarato finora nei blogs di tutto il mondo.
La maggior parte degli interventi hanno decretato comprensibilmete che giocherebbero nella nuova FTP solo qualora il management fosse diverso dal precedente, mentre alcuni membri della community si sono dimostrati più pragmatici.
La prima cosa che farei è ritirare circa 2/3 dei 13.000 dollari che sono nel mio account e continuerei a giocare su FTP con il restanto 1/3 solo qualora ci fosse un buon livello di traffico e mi sentissi sicuro a tenere il mio denaro nell’account. Il sotware della poker red è ancora uno dei migliori in circolazione ed al momento secondo solo a PokerStars, il quale tra l’altro ha appena lanciato Poker Zoom che ricorda il popolarissimo Rush Poker di Full Tilt.
Un’altro membro ha affermato che dipenderà da come la nuova amministrazione Tapie affronterà i problemi che hanno portato al collasso della poker room. La segregazione dei fondi, la licenza per operare nel mercato del gambling online internazionale e la trasparenza sono fondamentali per riconquistare la fiducia dei players. Se vogliono rilanciare il sito e competere di nuovo con la poker room numero 1 al mondo, dovranno investire moltissimo nel customer care
Per concludere, un ultimo membro suggerisce che ricchi montepremi e livello traffico sono gli elementi più importanti per attrarre players.
Chi giocava e vinceva prima del Black Friday, continuerà a giocare e fare soldi se ne avrà la possibilità. Magari possono disertare la poker room per un mese, ma alla fine il software, il traffico e la possibilità di fare soldi prevarrà sui sentimenti di rancore.
E’ il software dunque la salvezza di Full Tilt, capace ancora di toccare il cuore di tutti i players. Mentre qualcuno arriva addirittura ad ammettere che il software di Full Tilt è meglio del sesso, altri si limitano a comfermare che il ricordo della grafica, della struttura MTT e gli orari dei tornei basterebbero a farli tornare.
Nelle scorse settimane, durante le quali la negoziazione del deal tra il Gruppo Tapie, FTP e il DoJ ha fatto registrare alti e bassi, altre società leader del mercato mondiale dell’intrattenimento online avevano presentato offerte milionarie per decretare la morte di FTP e mettere le mani su quel software di cui tutti hanno estremamente paura.
Qualora una delle offerte da parte di 888 o Bwin.Party per l’acquisto del software fossero andate in porto, questo avrebbe smembrato l’asset più importante della società Full Tilt e cancellato il brand dal mercato, un brand che ricorda gioie e dolori ma che sembra conservare un posto nel cuore di milioni poker players in tutto il mondo.
L’accordo per il rilancio di FTP, come sappiamo, prevede il rimborso dei giocatori americani da parte del Dipartimento di Giustizia americano, mentre Tapie sarebbe responsabile per il rimborso dei fondi dei giocatori extra U.S.
Qualcuno ritiene che tornare a giocare su FTP e generare rake una volta avvenuto il rilancio rappresenterebbe un enorme grazie al Grupe Bernard Tapie che sta investendo/rischiando denaro per risollevare la poker room e rimborsare milioni di players.
Infine un giocatore canadese ammette di non pensare di tornare a giocare nella poker room in quanto sarà infestata di squali e povera di pesci, cosa che la rende meno attraente. Nonostante sia d’accordo sul valore del software, il player canadese nutre dubbi sul livello di traffico e la qualità, o meglio varietà, dello stesso.
Cosa ne pensate? Tornereste a giocare su Full Tilt Poker?