Sono convinta che i giochi all'aperto riescano a stimolare maggiormente la fantasia del bambino rispetto ai giochi indoor, grazie alla scoperta, l'esplorazione, la manipolazione di materiali naturali (legno, erba, acqua, terra, sassi, ecc.) e l'osservazione dell'ambiente. Ambiente che non può essere mai uguale, cambiano le stagioni, le condizioni atmosferiche, gli odori e anche gli animali che popolano il giardino sono sempre diversi. Ma solo il bambino riesce a sviluppare maggiormente la fantasia? Direi di no. Credo infatti che anche gli adulti a stretto contatto con la natura riescano a tirar fuori il meglio, a mettere in campo quelle attitudini e qualità che spesso il lavoro, la vita domestica e la routine ci fanno scordare di possedere.
Succede allora che un nonno con abilità manuali non indifferenti si cimenti a costruire una casetta alle nipotine usando semplicemente uno scatolone e che una nonna con molta molta fantasia riesca a trovare fra le tante cose stipate nel nostro fienile delle mensole usate una volta per una scarpiera e a farne una piccola staccionata. Questo è il risultato:
Abbiamo poi riciclato uno sgabello e lo abbiamo trasformato in tavolino, il tutto poi è stato arricchito con oggetti sempre recuperati in giardino: la sedia, la cesta usata per raccogliere la frutta e così via. Viola si è subito adattata:
Anche la piccolina ha partecipato al gioco: è bastato stendere una coperta e darle qualche giochino della sorella:
Abbiamo giocato tutto il pomeriggio e in un batter d'occhio è arrivata l'ora di prepare la cena e di rimettere tutto a posto: