Era da tanto tempo che non succedeva. Un po' perché, stranamente, il piccolo uomo non ha mai dormito nel nostro letto, insieme a noi. Il suo spazio di sonno è suo ed è sacro...un po' perché raramente ci si ritrova ad orario del pisolino pomeridiano, quasi una utopia ad oggi, tutti insieme. E ci ho provato. Per scherzo. L'ho messo nel lettone fra la a sua mamma e il suo papà.
Ne è uscito un sogno ad occhi aperti di giochi magnifici. Manine che volavano a farfalla, calci che erano aerei che scappavano. Rotolamenti utili a toccarci...per arrivare a baciare il papà..e via un'altra rotolata...per arrivare baciare la mamma.
In un pomeriggio caldo quanto un mezzogiorno africano, con gli odori dei corpi umidicci, siamo sprofondati in un riposo fatto a forma di bambino pazzo. Noi eravamo già nel sonno, quello iniziale, quello in cui ti rendi conto ancora di quello che ti sta accadendo ma lo subisci piacevolmente. Il piccolo uomo era sveglio... su di noi.
Non lo so quanto ci abbia messo ad addormentarsi.
Ora comunque sta sognando.
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