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Giochi per bambini in città: portateli ai giardini pubblici

Creato il 18 luglio 2013 da Annasimone @ecospiragli

Cosa può fare un bambino di città in estate? Poco. Cosa può fare un bambino campagnolo in estate?  Quasi tutto. C’è chi non concorderà, ma quando sento i bambini del piano di sotto giocare nel cortile del palazzo o sul loro balcone provo tenera compassione.bambini in città

In campagna d’estate è bellissimo, almeno per i più piccoli. Ogni giorno è una scoperta. Gli unici ostacoli sono gli orari dei pasti e le ore di sole a picco delle due del pomeriggio, al resto pensa la fantasia. Ricordo le gare infinite di nascondino, anche nell’orto, tra i pomodori, il granturco, l’erba medica, o le gare rumorose di acchiapparella e quelle di salto dai muretti. Per non parlare dei chilometri macinati con le bici per esplorare mondi nuovi, seppure a due passi da casa, e la scoperta dei nidi di uccello o delle cucciolate di cani randagi, cui bisognava portare cibo di nascosto, senza farsi vedere dai grandi. Indimenticabili poi le passeggiate nei boschi che con la fantasia si trasformavano in foreste, e le pietre più imponenti in grotte che nascondevano entrate segrete da individuare con parole magiche o pulsati nascosti dall’erba e dal muschio secco.

Nessun paragone con le emozioni che offre lo slalom tra le macchine dei condomini del palazzo, parcheggiate nel cortile. Però almeno portateli ai giardini pubblici questi bimbi di città. Non costa nulla,  certo è più stancante per i genitori o per i nonni, ma ne vale la pena. Ad esempio, a cinque minuti a piedi dal palazzo dove abito ci sono i giardini pubblici Marcello Candia, con verde, alberi e due zone giochi, ma credo che i bambini del piano di sotto siano stati raramente e chissà quanti altri come loro…

Anna Simone


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