Quando ero piccolo adoravo il gioco degli shangai. C'era qualcosa di affascinante in quel giocare a togliere lentamente un bastoncino alla volta senza farne muovere nessun altro. Giocavo, e non sapevo che in realtà stavo sviluppando una capacità che mi sarebbe tornata utile molti anni dopo.
Ossia adesso.
Quando c'è da fare addormentare le bimbe, soprattutto Sofia. Perché loro vogliono accoccolarsi con te, ti vogliono abbracciare, e vogliono sentire il tuo abbraccio. Solo allora si rilassano. E tu ti trovi in uno dei due piani del letto a castello, arrotolato intorno ad una delle bimbe o con una di loro arrotolata intorno a te, con un braccio sotto la loro testa o persino mezzo corpo. Un braccio che presto formicolerà. E se non vuoi passare la notte in quelle condizioni devi riuscire a sfilarti. Lentamente. Senza svegliare nessuna delle due bimbe. È un'arte. Un esercizio difficilissimo. Sfila il braccio nel modo sbagliato e almeno una delle bimbe si sveglierà. A volte anche entrambe. Ed ecco che lo shangai torna utile...