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Giochiamo a chi resta

Creato il 06 gennaio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

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Cadono macerie da questi mesi dai parapetti difettosi, e nessuno le vede. Il cielo ci guarda morire da piuttosto vivi, e niente aiutini da lassù. Cadono rate, finanziamenti, promesse come se non ci fosse un domani. Poi domani arriva e ci frega. Io sono tutte le storie che racconto, io non sono veramente qualcuno. Dipende dai giorni. Il tempo che apri gli occhi. Nocciole. E torno a ricordarmi che posso tornare, ogni volta, a loro.

Cade la stanchezza, la voglia di cambiare le carte in tavola, cade l´aspetto che avevamo all´inizio. Ci piace essere liberi e allora ci prendiamo a schiaffi con parole belle giuste e ci accartocciamo nel freddo della nostra parte del letto. Per poi tornare il giorno dopo con un buono da spendere su Zalando e una notte furiosa. Dimmi che fine hanno fatto le dolci pretese senza pretese di due persone che non facevano calcoli, dimmi che fine hanno fatti gli specchi dove eravamo belli, dimmi dove sono le stagioni sempre calde rinchiuse nelle stanze del cuore dove si poteva vivere costantemente in vacanza.

Mercoledì, giovedì, siamo scivoli per i nostri umori, sotto la doccia pensiamo che non diventeremo migliori con gli anni come fanno il reggiano e il cabernet. Calpestiamoci come se fossimo marciapiedi di New York resistenti a tutto, come se fanno le persone che si sentono importanti,riempiamo,con,maledette,virgole,questi,oggi, per farci almeno notare. Impariamo parole come friendly  e trendy per darci il tono che nessuno ci vuole dare. La sveglia suona. Buongiorno. Ma tu, cosa hai realizzato? Sempre dentro alla tua corsia, sempre con la fretta di sbagliare. Che cuori hai conquistato se erano già tuoi e non potrebbero mai esserlo una seconda volta? La camicia era stirata male. E tu sei uno stronzo. Abbassa la voce. Allora la cena fattela da solo. Giochiamo, chiudi le nocciole nelle palpebre. Non è proprio come pensavamo, hai ragione.

Cadono attese, cadono mani e lacrime, pezzi di asfalto di strade di ricordi impassibili che sbriciolano. Che diavolo guardi così? Giochiamo a chi resta.



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