Girovagando nel web, si trovano delle chicche. Sì, mi direte, tu trovi sempre delle cose un po' retrò. Verissimo, ma mi piacciono proprio... anche se non sempre sono utilizzabili oggi, molte attività didattiche di altri tempi sono molto belle, anche solo per prendere spunti.
Ecco il caso di un gioco dell'oca del 1950 circa, che ho recuperato a questa pagina del sito Giochi dell'oca e di percorso. Io l'ho modificato leggermente, per rendere l'immagine più pulita, stampato e plastificato.
Se volete, potete scaricare l'immagine modificata da me a questo link: Gioco dell'oca dell'alfabeto, o cliccare sull'immagine in alto.
Potete inventare regole nuove con i bambini, a seconda del livello e delle esigenze.
Se, invece, siete curiosi di conoscere le istruzioni originarie (a dire il vero un po' spietate), eccole qui: "Si giuoca con due dadi, numerati dall'uno al sei cadauno, fino al n.99 e poi con uno solo. Chi non sa leggere le varie letterine non va avanti, ma ritorna dove era per riflettere ed imparare. Chi va nelle caselle 6, 12, 18, 24, 30, 37 ecc dove sono le figure, che servono a ricordare meglio l'alfabeto, prosegue, ricontando il numero ottenuto, col tirare il dado, e riconta ancora, se trova altre figure. Chi va nelle caselle colorate in giallo (33, 39, 41, 43, 46, 48, 50, 75), dove la vocale è prima della consonante (esercizio delle inverse, sosta di un giro). Chi va ai numeri 80, 81, 82, 83, 94, 95, 96, 97 sosta un giro, per ricordare il suono duro delle letterine C - G. Chi va al numero 89 (zero) è bocciato e non gioca più. Chi va nelle caselle figurate 76 e 90 deve saper leggere le sillabe delle tre caselle al centro del giuoco, cioè della SCImmia, della foGLIA e dello GNOmo per poter proseguire; se sbaglierà si fermerà di tanti giri quanti saranno gli errori nel leggere. Chi va al numero 102 è vincitore, mentre chi lo supera ritorna indietro di tanti punti quanti ne ha fatti in più e continua a giocare".