Il giallo della Piana di Gioia Tauro si è concluso con il ritrovamento del corpo dell’elettrauto gioiese. Ma gli interrogativi sono tanti e a chiarirli ora sarà il processo al via a Palmi il 14 marzo prossimo. La svolta è arrivata con la decisione del latitante Antonio Napoli di costituirsi venerdì scorso e di indicare il luogo della sepoltura di Fabrizio Pioli. L’uomo, rinchiuso nella casa circondariale di Palmi, è stato interrogato sabato dal Gip del Tribunale di Palmi Paolo Ramondino. E’ lui il principale indiziato dell’omicidio. E’ lui che ha riferito agli inquirenti il luogo di sepoltura. Antonio Napoli era ricercato dal 25 febbraio 2012 con l’accusa, in concorso, di omicidio ai danni di Fabrizio Pioli. L’uomo e altre quattro persone, tre dei quali congiunti, sono già state rinviate a giudizio per il delitto. Il processo dinnanzi alla Corte d’Assise inizierà il prossimo 14 marzo.
Il primo interrogativo riguarda il motivo per cui Napoli ha deciso di porre fine alla sua lunga latitanza. “Di certo – ha assicurato il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Lorenzo Falferi – la pressione investigativa sul suo conto non è mai venuta meno in questi mesi. Negli ultimi dieci giorni sono state eseguiti sei servizi specifici nella Piana con perquisizione e cinturazione della zona”. Da chiarire anche se ci sono stati e chi sono stati i favoreggiatori della latitanza dell’uomo, il quale in questi dodici mesi avrà avuto bisogno di aiuto.
E poi un nuovo scenario. Nell’interrogatorio davanti al Gip, presente il Pm Giulia Pantano e assistito dai suoi legali di fiducia Marcella Belcastro e Angelo Sorace, Antonio Napoli avrebbe confessato di essere l’autore dell’assassinio e avrebbe anche aggiunto di avere compiuto tutto da solo. Avrebbe anche aggiunto di avere ucciso Pioli con un ferro o un bastone trovati sul posto. Affermazioni, queste, che dovranno essere provate nel processo che a breve comincerà davanti alla Corte di Assise di Palmi.
Intanto il sindaco e l’amministrazione comunale proclameranno il lutto cittadino in occasione dei funerali di Fabrizio Pioli, vittima di lupara bianca, che ha pagato con la vita la sua relazione extraconiugale con Simona Napoli, più giovane di lui, sposata e madre di un bambino. Ad annunciare il lutto cittadino il sindaco Renato Bellofiore per “manifestare in modo tangibile e solenne il dolore per la morte di Fabrizio che ha profondamente colpito la nostra Comunità e testimoniare una forte vicinanza e sostegno al dolore che sta vivendo la famiglia Pioli. Invito i commercianti del centro ed i titolari dei negozi aperti lungo il percorso del corteo funebre ad esprimere la loro partecipazione mediante la sospensione dell’attività e tutti i cittadini ad essere vicini al dolore della famiglia Pioli così gravemente colpita”.
Non mancherà indubbiamente la partecipazione anche da Melicucco, centro dove abita la famiglia Napoli, parimenti colpito dalla terribile vicenda.