Giorgio Napolitano dice “no” al suo aumento di stipendio e restituisce oltre 15 milioni. Un esempio per tutti i politici al Governo

Creato il 30 luglio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Un esempio per tutti i politici al Governo

Il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitanoha comunicato al ministro dell’Economia e delle finanze di rinunciare, dal corrente anno e fino alla scadenza del suo mandato, all’adeguamento all’indice dei prezzi al consumo.

La rivalutazione dell’assegno personale del capo dello Stato è prevista per legge, la numero 372 del 23 luglio 1985 secondo la quale “l’assegno personale del Presidente della Repubblica previsto dall’articolo 84, ultimo comma, della Costituzione” sia stabilito in 200 milioni di lire all’anno “da corrispondersi in dodici mensilità” e che venga “adeguato ogni anno in misura pari alla variazione accertata dall’Istat dell’indice dei prezzi al consumo registrata nell’anno precedente”.

Sul sito del Quirinale: “… il Presidente della Repubblica ha comunicato al Ministro dell’economia e delle finanze di rinunciare, dal corrente anno e fino alla scadenza del suo mandato, all’adeguamento all’indice dei prezzi al consumo – stabilito dalla legge 23 luglio 1985, n. 372 – dell’assegno attribuitogli dalla stessa legge ai sensi dell’art. 84 della Costituzione.”


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