Ancora metodi vessatori e al limite del ricatto vengono usati dalla “nota” acciaieria Arvedi contro chi osa criticare il suo operato. Non ci si deve far impaurire. Le denunce contro le irregolarità bisogna continuare a farle senza timore, perché siamo dalla parte della ragione sia morale che giuridica. Dopo l’estate bisognerà riprendere la mobilitazione per sconfiggere l’arroganza e per difendere la salute dei cittadini. Il diritto alla salute è prioritario e bisogna contemperarlo col diritto al lavoro. Rifiutiamo i ricatti di chi si sente potente e quindi arrogante.
Giorgio Riboldi
SU LA TESTA l’altra Lombardia
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