Avete presente una diretta televisiva broadcast dal luogo in cui c’è stato un importante fatto di cronaca? Ci vuole un furgone attrezzato con parabola satellitare e mini studio per il montaggio delle immagini. Ci vogliono telecineoperatori e tecnici. E ci vuole, ovviamente, un cronista. E’ un’organizzazione complessa e molto costosa. L’innovazione tecnologica ha semplificato mezzi e procedure e ridotto gli ingombri, ma l’impianto resta quello. E se si facesse tutto con un iPhone, almeno per le dirette in cui è più importante la tempestività che la qualità tecnica della trasmissione? Eventi particolari, incidenti, disastri, come terremoto e tsunami in Giappone, ad esempio. La BBC, broadcast per antonomasia, ci sta lavorando su.
Il servizio radiotelevisivo pubblico britannico sta sperimentando software che permetteranno ai suoi giornalisti di andare in diretta audiovideo con smartphone e tablet. La BBC sta testando opzioni diverse. Innanzitutto, in accordo con gli sviluppatori, sta cercando di integrare l’applicazione Luci Live al sistema tecnico-editoriale del gruppo.
E’ vero che il software costa parecchio, 320 euro, ma è anche vero che si tratta di una cifra irrisoria, se paragonata alle spese di una diretta tradizionale. L’altra strada è la creazione di un’applicazione proprietaria, così come la BBC ha fatto in passato per il suo iPlayer. Dipenderà tutto dagli investimenti necessari, perché i bilanci del broadcast britannico sono tutt’altro che rassicuranti.
Luci LIve applicazione iPhone
L’iPhone sarà il primo ma non l’unico dispositivo adottato e le prime trasmissioni potrebbero cominciare presto, tra un mese.
La BBC si adatta alla flessibilità del citizen journalism? E’ cosa buona e giusta, perché la duttilità dei nuovi mezzi si sposerebbe con la grande professionalità dei giornalisti del servizio pubblico britannico. Il che non può che far bene all’informazione.
La diretta televisiva streaming è alla portata di tutti. Qualche settimana fa, alla vigilia dei ballottaggi per il voto amministrativo, Tiscali ha varato il servizio gratuito (ma c’è anche una versione semiprofessionale, a pagamento) Streamago. Un nuovo strumento di democrazia in rete, se ben usato.
Fonti: BBC, Mashable, journalism.co.uk/, theapplelounge.com