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Giornalismi: LasciateCIEntrare il 25 luglio

Da Pinobruno

A Roma, Bologna, Modena, Gradisca, Torino, Milano, Bari, Cagliari, Santa Maria Capua Vetere, Trapani, Catania, Lampedusa e Porto Empedocle ci sono tanti “non luoghi”. Sono i CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) e i CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo). Strutture off limits, interdette soprattutto ai giornalisti, per impedire che si racconti cose succede lì dentro. Il 25 luglio si cercherà di rompere il muro di silenzio. Per iniziativa della Fnsi e dell’Ordine dei giornalisti, si chiederà: LasciateCIEntrare.

Giornalisti italiani e stranieri, parlamentari di numerose forze politiche, consiglieri regionali, sindacalisti, associazioni e attivisti della societa’ civile saranno il 25 luglio davanti ad alcuni Cie (Centri di identificazione) e Cara (Centri di accoglienza per richiedenti Asilo) per reclamare il diritto ad accendere i riflettori su queste strutture e sulle persone che vi sono trattenute.

I Cie e i Cara ”sono da tempo off limits per l’informazione – spiega ancora il comitato promotore – luoghi interdetti alla societa’ civile e in cui soltanto alcune organizzazioni umanitarie arbitrariamente scelte riescono ad entrare” .

Giornalismi: LasciateCIEntrare il 25 luglio

i CIE per gli immigrati sono "non luoghi", assenti da stradari ed elenchi telefonici

”Una circolare del ministro dell’Interno, la n. 1305 emanata il 1 aprile 2011 – precisa la nota – ha reso ancora piu’ inaccessibili tali luoghi, fino a data da destinarsi, in nome dell’emergenza nordafricana”.

 

Giornalisti, sindacati, esponenti di associazionismo antirazzista umanitario nazionale e internazionale, presenti nel territorio in cui sono ubicati Cie e Cara, ”sono considerati secondo detta circolare ‘un intralcio’ all’operato degli enti gestori e per questo tenuti fuori. Questo si traduce di fatto – secondo il comitato promotore di lasciateCIEntrare – in una sospensione del diritto-dovere di informazione che si va ad aggiungere alle tante violazioni gia’ riscontrate in questi centri”.

”Non potendo entrare diviene legittimo pensare che in essi si determinino condizioni di vita inaccettabili e ripetute violazione dei diritti. Le poche fonti reperibili di notizie – ricorda la nota – diventano i video registrati da cellulari, dagli immigrati trattenuti nei centri, le lettere che riescono a partire dall’interno, le telefonate e le testimonianze rese da chi esce o fugge, e quanto arriva non e’ certo dimostrazione di trattamento rispettoso dei diritti umani. Il prolungamento
votato nei giorni scorsi dal Parlamento, che consente di trattenere le persone non identificate nei Cie fino a 18 mesi,
aumenta il disagio e la sofferenza”.

Va ricordata anche l’iniziativa – unica in Italia – dell’associazione di giuristi baresi Class Action Procedimentale, che ha promosso una azione legale per rivendicare il rispetto dei diritti umani nel CIE del capoluogo pugliese.

Il Comitato promotore. FNSI, Ordine dei Giornalisti, Art. 21, ASGI, Primo Marzo, OpenSociety Foundation, European Alternatives e i Parlamentari Jean Leonard Touadi, Rosa Villecco Calipari, Savino Pezzotta, Livia Turco, Fabio Granata, Giuseppe Giulietti, Furio Colombo, Francesco Pardi.

Adesione fin qui ricevute. ANSI, ACLI, ARCI, CGIL MIGREUROP, AMSI, COMAI, LIBERTA’ E GIUSTIZIA, FCEI, , FORUM IMMIGRAZIONE PD NAZIONALE, CIR, TERRE DES HOMMES, Ass. Nazionale GIURISTI DEMOCRATICI, AVVENIRE, EUROPA, LIBERAL, LIBERAZIONE, L’UNITA’, IL MANIFESTO, IL RIFORMISTA, LiBERACITTADINANZA, LOOKOUT. TV, LEFT, , MOVEON, POPOLO VIOLA, ANTIGONE LOMBARDIA, RIFONDAZIONE COMUNISTA, Gruppo al Consiglio Regionale del Lazio della Federazione della Sinistra, Gruppo al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia di Rifondazione Comunista, Rete Immigrati Autorganizzati Milano.

Parlamentari che parteciperanno all’iniziativa. Pezzotta (UDC), Touadì (PD), Villecco Calipari (PD), Turco (PD), Colombo (PD), Gozi (PD), Sarubbi (PD), Pardi (IDV), Zampa (PD), Monai(IDV), Strizzolo (PD), Rossomando (PD), Marcenaro (PD), Messina (IDV), Fiano (PD), Pes (PD), Di Stanislao (IDV), Formisano (UDC), Perduca (RADICALI) , Orlando (IDV), Luongo (PD), Giambrone (IDV), Granata (FLI), Ginefra (PD).

Informazioni. Chiunque voglia partecipare o richiedere ulteriori informazioni può mettersi in contatto con: Gabriella Guido – Rete PRIMO MARZO: ggabrielle65@yahoo. it; oppure Renzo Santelli – FNSI: [email protected]


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