Qualche giorno fa un giornalista di Repubblica, Vassily Sortino, ha definito i bloggers “stupratori dell’informazione”, dichiarando che in Italia fare informazione attraverso lo strumento blog è illegale ed è una mansione che deve essere riservate esclusivamente a chi è iscritto all’Ordine. Tutti gli altri possono solo leggere.
A parte il fatto che un’esternazione del genere si commenta da sola, è pur vero che forse, da qualche parte, ci sarà sicuramente qualche blogger che “stupra l’informazione”, così come ci sono molti giornalisti che l’informazione se la inventano di sana pianta (come Stephen Glass, la cui storia è raccontata nel film “L’inventore di favole”) o ricamano all’infinito su un episodio di per sé irrilevante.
Per fare un esempio vorrei citare un pezzo apparso il 20 marzo sul Resto Del Carlino di Ferrara nella rubrica “Ferrara agenda”. Si parla del ritrovamento di un reperto archeologico: una bicicletta databile attorno al 1400 forse appartenuta al Duca Alfonso D’Este (foto).
Ora, a parte il fatto che nel 1400 la bicicletta non era ancora stata inventata, ma i giornalisti non sono tenuti a saperlo. Guardate l’immagine: ruote coi raggi, portapacchi, addirittura catarifrangenti… non serve essere esperti di velocipedi per capire che qualcosa non va.
Meglio giornalisti o bloggers?