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La giornata di ieri non è iniziata nel modo migliore: la mia prima lite furibonda in inglese. Motivi futili, così futili che è mi viene da ridere solo a ripensarci (a me, a lei, la flatmate, mi sa tanto di no). Insomma il punto è, la prima litigata in inglese è impegnativa. Cioè quando sei su tutte le furie trovare le parole (e imprecazioni varie...) non è così semplice. La giornata si è risollevata con lui...il cerbiatto e tanto altro!! Dopo circa sei mesi nella città dello Judendstil, del bratwurst, di Klimt e tanto altro, abbiamo deciso (io e altre due aspiranti architette) di iniziare (si una settimana prima della departita!) il giro programmato dal lontano febbraio attraverso le architetture moderno- contemporanee. Non smettete di leggere qui...non parlerò di architettura (troppo...!). Così è iniziata l'esplorazione verso luoghi sconosciuti, quartieri mai visti e linee autobus/metro nuove. Per chi fosse interessato con il bus 48A da Dr. Karl Renner Ring, penultima fermata al capolinea si arriva all'Ospedale (psichiatrico appunto) progettato da Otto Wagner, cioè qui usano un ospedale disegnato da Otto Wagner!! Non sapete chi è? Vi assicuro che per gli addetti ai lavori è famoso :) . Siamo arrivate e sembrava di stare in un mondo parallelo, una calma, un verde e...un cerbiatto!! Camminando e facendo i 2142428 gradini per arrivare alla Kirche Am Steinhof (si, sempre Otto) che ho trovato splendida....una delle chiese che più belle mai viste. Niente foto, devo tornare con un grandangolo....il mio amato 50mm non era per niente adatto! E insomma dopo tutta questa architettura abbiamo continuato a vagare tra un tram, autobus e l'altro fino ad arrivare ad un Aida. Cos' è? E' una delle catene di pasticceria più famose qui a Vienna ma io ancora non avevo provato le sue prelibatezze. Ed ecco un bel Cupcake nel mezzo del pomeriggio. Ah e un Soda Zitrone che a quanto pare qui è una bevanda famosissima ma la nostra cedrata, per dirne una, gli fa mille giri!! Ma vale sempre la pena provare....
Di nuovo in cammino verso nuovi quartieri, nuovi punti di vista, nuovi scorci della città. Ho visto case splendide, in vie altrettanto splendide e non mi sembrava neanche di stare a Vienna. Ho capito che tra una casa super iper moderna (che in teoria dovrei apprezzare...) io preferisco quelle messe male, un pò diroccate, vecchie ma molto più fascinose...tipo questa (si, ancora il 50mm non è stata un'idea azzeccata!):
Ancora camminate, ancora risate, ancora vie sconosciute dove ci siamo perse giusto un paio di volte (....)
Tutto questo camminare fino ad arrivare a.....tadadadadaaaan: Casa Moller di Adolf Loos!! Non conoscete neanche lui? Probabilmente non sarà il vostro post preferito :). Comunque arrivate là davanti armate di macchina fotografica, cellulare, analogica e chi più ne ha ne metta un simpatico signore ci è venuto incontro urlando: KEIN FOTO, KEIN FOTO! Vabbè insomma tutto sto smattimento, ste salite e discese sfidando gli umidi 37° viennesi e non si può neanche fare una foto?? Sappiate che casa Moller di Adolf Loos è l'unica cosa a Vienna che non si può fotografare...immagino facce disperate tra chi legge. Comunque...che disdetta! E visto che si era fatta una certa ora, di ritorno verso il centro ma non demordiamo ci sono ancora tante case di Otto e Adolf da vedere sparse per la periferia viennese e tra un pilastro dell'architettura e l'altro si scovano posti nuovi ed è sempre divertente... Dopo aver preso un tram, cambiato per un altro, esser giunta di una piazza e non sapere minimamente dove fossi, altro tram, chiesto informazioni e seguito per circa un isolato una signora che parlava solo tedesco e che ovviamente mi ha portato nel posto sbagliato, metro e altro tram, finalmente una cena a tema "goodbye vienna" in un altro quartiere nuovo. La casa era tipicamente viennese, le finiture di quel verde scuro che tanto piaceva ad inizio '900, quell'aria vagamente decadente, decorazioni dorate qua e là, un passamano ancora dello stesso verde ma sopratutto una casa con un terrazzo (grande privilegio qui!). Quindi ci siamo godute una cena in terrazzo (la prima qui....vi avevo detto che era una giornata di prime volte..) mangiate dagli insetti (dettagli). Ah per rimanere in tema, ho visto per la prima volta, condire i cappelletti con patate e pesto (coinquilino inglese....chi sennò??). Deliciousssss!
Si questa è quella venuta meglio. Oggi nuova destinazione all'orizzonte: Friedhof der Namenlosen (tradotto: il cimitero dei senza nome) si si, in Erasmus ci si diverte :)!
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