Giornata memorabile. Mai la storica aula del Consiglio comunale di Fidenza aveva veduto riprendere, da parte del consigliere presidente, qualcuno tra il pubblico per un sorriso.
Mai.
Invece è successo con una straordinaria coda finale che poi vi racconto.
Anzi no, ve la racconto subito. Non prima però di sottolineare che il Regolamento del Consiglio comunale all'art. 20 comma 3 così recita: "Il pubblico che assiste alle sedute nello spazio a ciò destinato deve mantenere contegno corretto, stare in silenzio ed astenersi da ogni segno di approvazione o disapprovazione". Sorridere è sorridere e nulla c'entra con l'approvare o il disapprovare. Sorridere è sorridere, e basta. Eppure secondo il consigliere presidente non si può, mentre invece dal pubblico si può mandare a quel paese un consigliere di minoranza senza che lo stesso consigliere presidente dica un bau.
Calma, il bello deve ancora venire.
Finita la seduta del Consiglio, sulla mail dei consiglieri è arrivata questa letterina: "Ne approfitto per dire una cosa anche riguardo il tanto decantato (dall’opposizione soprattutto) concetto del rispetto. Abbiamo visto come se la sono presa (sempre a favore di telecamera) per un gesto di Stefanini, peraltro male interpretato. Chiedo allora che Rigoni e Gambarini usino lo stesso metro di misura, né più né meno, nei confronti del loro protetto Aiello, Che da 6 mesi viene in consiglio sostanzialmente per irridere ogni parola della maggioranza e in particolare del Sindaco Andrea Massari con chiare espressioni e gesti provocatori.
Aiello andrebbe allontanato praticamente ad ogni consiglio dall’aula, per il disprezzo che ostenta nei riguardi della pubblica amministrazione votata dai cittadini."
Naturalmente la mail è firmata ma non vi dico da chi perché l'estensore della letterina nemmeno questo si merita.
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