Oggi in tutto il mondo si svolge la Giornata mondiale contro l’omofobia, una giornata comunque importante per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che non riguarda solo ed esclusivamente gli omosessuali ma la comunità tutta, un problema che deve far riflettere sulle responsabilità personali, sulle emozioni in ognuno di noi nei confronti degli omosessuali in tutto il mondo, il perchè si sfocia in violenza e bullismo, ci si dovrebbe fare un sereno esame di coscienza, anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto dare il suo messaggio alla questione di cui si parla sempre troppo poco:
Esprimo la mia vicinanza a quanti sono stati vittime di intollerabili aggressioni e a quanti subiscono episodi di discriminazione che hanno per oggetto il loro orientamento sessuale. Un pensiero particolare a quei giovani che per questo hanno subìto odiosi atti di bullismo che, oltre ad aggravare le manifestazioni di discriminazione, alimentano pregiudizi e dannosi stereotipi. La cultura del rispetto dei diritti e della dignità della persona ha già trovato significative espressioni sul piano legislativo e deve trovare piena affermazione in primo luogo nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione. In momenti di difficoltà economica – come quelli che stiamo attraversando – più che mai è necessario vigilare affinchè il disagio sociale non concorra ad acuire fenomeni di esclusione gravemente lesivi dei valori costituzionali di uguaglianza e solidarietà su cui si deve fondare una convivenza civile.
Ecco perchè serve una legge severa ad hoc, sappiamo bene che esiste una legislatura in merito di violenza e aggressione fisica e psicologica ma una legge specifica per omofobia serve a dare un messaggio preciso: non si può essere picchiati e rischiare di morire per un orientamento sessuale diverso. Ci vuole tanto a capirlo?