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Giornata mondiale dell’autismo

Da Rossellagrenci

GIORNATA MONDIALE DELL’AUTISMO

Oggi è la Giornata Mondiale dell’Autismo.

I dati sulla percentuale di persone che soffrono di autismo non sono univoci, perché molto dipende dai criteri diagnostici impiegati, ma sembrano variare da 2 a 20 persone su 10.000. I maschi sono colpiti 4 volte più delle femmine in tutte le popolazioni del mondo, di ogni razza o ambiente sociale.

In Italia, la Federazione delle Associazioni Nazionali a Tutela delle persone con Autismo e Sindrome di Asperger, Fantasia, raccoglie dal settembre 2008 in un unico coordinamento le tre principali organizzazioni no profit italiane impegnate nella difesa dei diritti dei soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico. Le organizzazioni confluite in Fantasia aiutano da anni le famiglie ad avere voce, a stimolare la ricerca scientifica,  a informare le pubbliche istituzioni e a promuovere orientamenti diagnostici,  abilitativi ed educativi adeguati.

Qui il Comunicato Stampa pubblicato da Fantasia.

Invece la Fondazione Bambini e Autismo Onlus di Roma ha messo a disposizione una linea telefonica dedicata all’autismo e volta a fornire non solo informazioni, ma anche consulenza. E’ “Linea Autismo: l’esperto risponde”, il servizio telefonico che sarà attivo il 1° e il 2 aprile, in occasione della Giornata mondiale sull’autismo. Raddoppiato nella disponibilità del servizio, visto il successo dello scorso anno, viene proposta in due giornate: venerdì 1 (dalle 13 alle 18) e sabato 2 aprile (dalle 9 alle 12). Tre, le linee telefoniche a disposizione dei cittadini, ma anche dei genitori e delle associazioni del territorio e non: 0434.29187, oppure 0434.247550, e ancora 0434.524141

“Forse pochi sanno – scrivono dalla Fondazione – che una persona ogni 170 è affetta da un disturbo dello spettro autistico. Forse pochi sanno che il rischio autismo può essere rilevato in un bambino già a partire dal 18esimo mese di vita e che una diagnosi e un intervento precoci possono fare una grandissima differenza”. “Forse pochi sanno – continua la nota – che con l’autismo si trascorre tutta la vita perché si tratta di una sindrome dalla quale non si guarisce, ma per la quale, se si lavora bene e in modo globale e coerente nei diversi contesti di vita della persona, è possibile ottenere risultati notevoli”.

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