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Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo

Da Rossellagrenci
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GIORNATA MONDIALE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELL’AUTISMO

Lo sapevate che “L´attenzione condivisa dovrebbe essere presente nel bambino già a partire dai nove mesi e quando invece è assente questo costituisce l´indicatore principale, il campanello d´allarme, secondo la teoria della mente, dello sviluppo autistico?

Un esempio di attenzione condivisa è il controllo dello sguardo: il bambino controlla lo sguardo dell´adulto e se l´adulto si gira da un´altra parte, il bambino cerca l´oggetto del suo sguardo. Il primo gesto che il bambino fa, per coinvolgere il genitore, è l´indicare protodichiarativo, il ditino che indica dove vuole che si guardi. Questo nell´autismo non avviene molto spontaneamente e così precocemente. Non c´è quest´attenzione condivisa.”

Oggi è la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo. Un interessante articolo di Spazio Asperger riporta che “Secondo recenti stime internazionali 1 persona su 88 è autistica, con forme e livelli diversi. Ma gli studi basati su tutta la popolazione e non solo sulle persone chre accedono ai servizi pubblici, danno proporzioni maggiori comprese tra 1 su 50 e 1 su 38.

Ovviamente una prevalenza così alta non riguarda l´autismo classico, ma tutte le forme di autismo, come anche la Sindrome di Asperger.

In Italia, facendo le dovute proporzioni, questo significa che le persone nello spettro autistico sono tra 600.000 e 1.400.000.

L´autismo è molto più di quanto pensi. No, non è solo quel film visto di sfuggita. Conosci sicuramente più di una persona autistica e non te ne sei mai accorto.

Le persone autistiche hanno difficoltà nella comunicazione sociale e comportamenti ristretti e ripetitivi.

Significa che può essere autistico il bambino che non parla e non ti mostra gli oggetti, può esserlo la tua vicina di casa che passa le giornate circondate dai sui gatti e parla a sproposito con i passanti, puó esserlo quel nerd sempre fuori dal gruppo, che rimane stupito quando lo prendete in giro, ma ci fa o c´è? Le difficoltà socio-comunicative dell´autismo spaziano dall´assenza di iniziativa e di comunicazione verbale e non-verbale, alla difficoltà nel comprendere un sorriso falso ed i ruoli sociali.”

Per approfondire: http://www.spazioasperger.it/
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