Magazine Cultura

Giornata mondiale della poesia 2013: la primavera celebra i dolci versi

Creato il 21 marzo 2013 da Alessiamocci

“Aprile, il gran pittore,/ va a spasso col pennello/ e mette già colore/ per fare il mondo bello./  Dipinge col celeste/ l’occhietto ai fiordalisi;/ col bianco fa la veste/ dei candidi narcisi;/ alle margheritine/ mette nel cuore il giallo;/ alle campanelline/ dà un tocco di corallo./ Di luce e di colore/ veste la terra intera./ Poi domanda il pittore:/ -Ti piace, o primavera?” Primavera, P. Antico

Giornata mondiale della poesia 2013: la primavera celebra i dolci versiLa Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente, nel giorno in cui si da solitamente il benvenuto alla Primavera.

L’Unesco riconosce alla poesia un ruolo privilegiato nel dialogo interpersonale ed interculturale. La poesia unisce i popoli, li fa volare in alto facendo dimenticare loro incomprensioni e insensati luoghi comuni.

In questa giornata ogni anno vengono organizzate iniziative in varie parti del mondo. Quest’anno in Italia la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, in collaborazione con il Dipartimento di Lingue , Letterature e Culture Straniere dell’Università Roma Tre ed il Museo Nazionale dell’Alto Medio Evo, si celebra un evento culturale incentrato sulla poesia, presso la sala “Opus sectile” con la partecipazione importanti poetesse impegnate nell’arte e nel sociale come l’italiana Fausta Squatriti, l’irlandese Eiléan Ni Chuilleneanain e la spagnola Maria Josefa Flores Requejo.

Giornata mondiale della poesia 2013: la primavera celebra i dolci versiLa poesia esiste da quando esiste il mondo e tutto ciò che ci circonda ne fa parte. Quando si parla di poesia pensiamo immediatamente ai versi ma vi possono essere miriadi di modi per esprimerla. Tutti prima o poi nella nostra vita ci siamo cimentati nella poesia, chi per diletto, chi per passione o per professione.

Ma la poesia più bella, più piacevole è quella spontanea che viene dal cuore, che giunge misteriosamente per ispirazione dall’alto e che riesce a trasmettere almeno parte dell’emozione provata dal poeta mentre la scriveva.

Perciò potrete trascorrere questa giornata come meglio preferirete: partecipando ad una delle numerose proposte sparse per le librerie di tutta Italia, scrivendo voi stessi poesia, leggendo le poesie che più amate oppure uscendo di casa ed osservando i primi sprazzi di sole primaverile e ammirando i primi germogli che presto scacceranno via il monotono grigio invernale.

Buona giornata della poesia a tutti i lettori di Oubliette!

Troverai/ al limite della pena/ la via./ Forse quando il cammino/ non ti sarà più greve./ Correrà tra note siepi.// Ti sentirai padrone/ di terre e d’acque./ Le gemme/ chiuse sotto la liscia scorza/ in presagito sfumar d’inverni/ fioriranno/ per te./ Sullo squallor di mari/ scesi da immani valli/ in  pallidi/ morenti/ verdi/ piegate/ cristalline foreste/ taceranno/ per te./ Cicli di vita/ dai secoli/ torneranno/ per te./ Vivrai nel paesaggio essenziale/ dove/ un tempo/ furono gli Dei.// Scuoti allora abiti e scarpe,/ vai nudo!/ Un solo/ granello di polvere/ basta!/ Ecco la terra!/ E nella terra/ sepolta a metà/ la tua casa/ senza risveglio dormente/ nelle sue chiuse porte./ I miserabili/ amori,/ i brevi dolori tuoi, morti.” – “Troverai” – Giuseppe Dessì

Non sono capace, amore, di farti un canto./ Tu sei tutto di spine e di fuoco/ e mi tieni lontana dal tuo cuore/ pericoloso. Io non so bastarti alla gioia/ e così poco così poco mi pare/ t’incanto, sollevo/ quell’ombra scontrosa/ che sei tutto d’amaro e furore/ tu sei un urto e sperdimento/ mio velocista, mio primatista del cuore/ mio barbarico ragazzo di vento/ mio torrente furioso/ arrivi alla mia acqua quieta/ con onde e sonagli e pepite d’oro./ Vecchio fiume saremo un bel giorno io e te,/ io acqua e tu moto, io sponda e tu vento,/ io pioggia e tu lampo,/ io pesce e tu guizzo d’argento/ io luna riflessa, tu cielo tu spada/ d’Orione, tu tutto l’amore umano/ che tento che tento/ d’amarti per bene/ mio grembo splendenza.” – “Acqua rotta” – Mariangela Gualtieri

Nulla due volte accade/ né accadrà. Per tal ragione/ si nasce senza esperienza,/ si muore senza assuefazione.// Anche agli alunni più ottusi/ della scuola del pianeta/ di ripeter non è dato/ le stagioni del passato.// Non c’è giorno che ritorni,/ non due notti uguali uguali,/  due baci somiglianti,/ né due sguardi tali e quali.// Ieri, quando il tuo nome/ qualcuno ha pronunciato,/ mi è parso che una rosa/ sbocciasse sul selciato.// Oggi, che stiamo insieme,/ ho rivolto gli occhi altrove./ Una rosa? Ma cos’è?/ Forse pietra, o forse fiore?// Perché tu, malvagia oradai paura e incertezza?/ Ci sei – perciò devi passare./ Passerai – e qui sta la bellezza.// Cercheremo un’armonia,/ sorridenti tra le braccia,/ anche se siamo diversi/ come due gocce d’acqua.”  - “Nulla due volte accade nè accadrà” – Wisława Szymborska

Written and photos by Rebecca Mais


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :