Gianrico Carofiglio scrive:
...i ragazzi più violenti possiedono strumenti linguistici scarsi e inefficaci, sul piano del lessico, della grammatica, della sintassi. non sono capaci di gestire una conversazione, non riescono a modulare lo stile della conversazione...
...Quando, per ragioni sociali, economiche, familiari, non si dispone di adeguati strumenti linguistici; quando le parole fanno paura, e più di tutte proprio le parole che dicono la paura, la fragilità, la differenza, la tristezza; quando manca la capacità di nominare le cose e le emozioni, manca un meccanismo fondamentale di controllo sulla realtà e su se stessi. La violenza incontrollata è uno degli esiti possibili, se non probabili, di questa carenza. (Gianrico Carofiglio, La manomissione delle parole, Milano, Rizzoli, 2010, pp.18, 19.)
Genitori, insegnanti, operatori sociali e amministratori pubblici: siamo tutti chiamati a riflettere.