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Giornata Nazionale delle Chiacchiere, Cenci, Sfrappe: i miei Cenci per il Calendario del Cibo Italiano

Da Andantecongusto @Andantecongusto
Starlight - Muse
Giornata Nazionale delle Chiacchiere, Cenci, Sfrappe: i miei Cenci per il Calendario del Cibo Italiano Carnevale finito.
E allora perché si parla ancora di lui? E che cos'è tutta sta voglia di friggere?
Non mi biasimate per cortesia che la sottoscritta è a dieta!
E a parte un "bombolone party", quest'anno non ho fatto proprio nulla.
Quelle che vedete sono foto di archivio che sfrutto per onorare il Calendario del Cibo Italiano e la Giornata Nazionale delle Chiacchiere, Cenci e così via, che si celebra proprio oggi,  raccontata da Cristina Simonelli del blog Cucina Italiana e Dintorni .
Correte a leggere il post sulla pagina ufficiale AIFB  per godere anche dei numerosi contributi delle amiche sul tema irresistibile della giornata.
La mia ricetta è stata strappata con sguardo supplichevole, allo chef di un piccolo ristorante della provincia di Lucca dove anni fa ho avuto l'occasione di assaggiare i suoi cenci.
Fulminata.
Io che non ho mai il coraggio di proferire parola chiedendo ricette e segreti per non offendere gli interessati (nei ristoranti ovviamente), quella volta non ho resistito.
Un po' perché ero con mio marito che conosceva bene il patron ed ha, per così dire, intercesso per me, ed un po' perché erano davvero meravigliosamente buoni che non potevo pensare di andarmene senza sapere come rifarli.
Quindi, come già più volte ho confessato il piacere che mi da la condivisione di ricette vere e infallibili, lo faccio anche con questa.
Beccatevi i cenci di casa mia, strappati con sacrificio ed occhi supplichevoli solo per voi!
Giornata Nazionale delle Chiacchiere, Cenci, Sfrappe: i miei Cenci per il Calendario del Cibo Italiano Ingredienti per un piccolo esercito  1 kg di farina 00 6 uova intere 1 bustina di lievito per dolci la buccia grattugiata di 1 limone (io ho usato quella di un'arancia) 2 cucchiaini di essenza di vaniglia  1 bicchierino di grappa 1 bicchiere di vin santo 100 gr di burro morbido.  250 gr zucchero a velo  olio extravergine per friggere.  Con un chilo di farina si fanno tantissimi cenci.  Se dovete portarli ad una festa è ok, ma se li fate per i 4 gatti di casa vostra, magari dimezzate la quantità. Si può usare la planetaria ma si può fare anche tutto a mano, come quando si impasta per le tagliatelle.  Una bella fontana, mettete le uova, e tutti gli altri ingredienti (tranne lo zucchero a velo) e sbattete con una forchetta fino a quando piano piano la farina viene incorporata.  Procedete poi ad impastare a lungo e con forza per almeno 10 minuti, per ottenere un impasto morbido, elastico e vellutato.  Avvolgete la palla con la pellicola e fate riposare almeno 1 ora.  Tirate la pasta con la macchina molto sottile (io al punto 7), e friggete in olio ben caldo (almeno 180°) preferibilmente extra vergine d'oliva.  Cospargete i vostri cenci con abbondante zucchero a velo e servite caldi ma anche freddi (restano belli croccanti a lungo).


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