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Giornata si o giornata no? Il 90% è nelle nostre mani

Creato il 11 aprile 2014 da Assugoodnews @assunta73

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Le nostre reazioni agli eventi. Succede tutto li, dove si determina la giornata si o quella no. Anche quando ci rifugiamo nell’idea che non possiamo intervenire su un evento fortuito che ci accade (ammesso che sia fortuito!) e ci facciamo rovinare la giornata, la vacanza, la serata con gli amici o qualunque altro attimo di vita. Avete mai sentito parlare del principio 90/10 di Stephen Covey? Preparatevi perché vi sconvolgerà per la sua bellezza e vi caricherà di energia positiva. La prossima volta che vi cadrà il caffè sulla camicia la vostra reazione sarà molto diversa.

Il principio è molto semplice:

il 10% della vita è composto dalle cose che ci capitano. Il 90% dipende dalla nostra reazione agli eventi. (Click to Tweet!)

Quindi, in sostanza: noi non possediamo alcun controllo sul 10% degli eventi ma determiniamo il 90% delle conseguenze da quel singolo evento. Una vera potenza. Pensateci, cambia tutto. Vero?

A ideare questo principio è stato Stephen Covey, un influente esperto di leadership. A lui dobbiamo la possibilità di modificare l’atteggiamento nei confronti della vita e di quello che ci accade quotidianamente. Secondo questo principio, infatti, molto dipende dalla nostra reazione. Il 90%,appunto.

Covey riporta un esempio molto esplicativo a proposito del caffè che vi dicevo prima. Ipotizzate la scena: stiamo facendo colazione in famiglia quando nostra figlia rovescia il caffè sulla camicia che abbiamo indossato per andare in ufficio. Questo è il 10%.

Nella scena uno, la reazione immediata è quella di imprecare e rimproverare la bambina che inizia a piangere. Subito dopo, rivolgendoci a marito o moglie che sia, imprechiamo perché ha messo la tazza troppo vicina al bordo del tavolo. Quindi parte una discussione che certo non alleggerisce la mattinata in famiglia. Mentre accade questo cambiamo la camicia. Nostra figlia ha perso l’autobus per la scuola perché piangeva e non si è preparata per tempo. Unica cosa da fare: prendere l’auto e accompagnare la bambina a scuola. Siamo in ritardo, quindi schiacciamo il piede sul pedale dell’acceleratore. Ci fermano e ci fanno una multa. Ma, come se non bastasse arriviamo tardi al lavoro. Ed è li che ci accorgiamo di aver dimenticato a casa dei documenti importanti. Giornata partita malissimo! Non vediamo l’ora che finisca. Peccato che rientrando a casa ci si renda conto che l’armonia familiare non è serena. Il motivo? La mattina abbiamo reagito in modo eccessivo al caffè versato. Quei 5 secondi hanno determinato l’intera giornata. Incredibile vero?

Ecco cosa sarebbe successo se, invece, la nostra reazione fosse stata diversa. Il caffè si rovescia addosso, nostra figlia sta per piangere e noi gli diciamo di stare tranquilla perché non è successo nulla di grave e la esortiamo a prestare più attenzione. Puliamo il caffè, cambiamo la camicia, prendiamo la nostra valigia e andiamo al lavoro mentre nostra figlia sale sull’autobus per la scuola. La salutiamo, arriviamo in ufficio in tempo e ci beviamo anche un caffè sereno con i colleghi. Et voilà il 90%!

La lezione che possiamo trarre da questo esempio, ma se ne potrebbero fare altri mille, è che siamo noi a determinare l’esito delle nostre giornate. L’atteggiamento e la capacità di reazione agli eventi fa la differenza. Una giornata partita con lo stesso evento ha due percorsi ben diversi. In entrambi i casi non abbiamo potuto cambiare quel 10% rappresentato dal caffè rovesciato. Scegliere di reagire in modo positivo ci ha permesso di vivere meglio l’intera giornata e di evitare ritardi, multe, rabbia, fastidio e fatica. La nostra mente è rimasta serena e certamente la giornata al lavoro è stata molto produttiva.

Ora chiediamoci: quale delle due giornate avremmo voluto vivere? Io credo che la seconda sia nei sogni di tutti. Bene, allora facciamolo. Interveniamo in quel 90%. Perché è la nostra zona di potere. La felicità di una giornata si determina li.

E’ una questione di scelta: lasciarsi travolgere dalle emozioni negative oppure orientarsi alla reazione positiva. Io scelgo la seconda opzione, voi che fate? Mi seguite?

Mentre riflettete, godetevi anche questo video:

Se a Pasqua volete approfittare della pausa relax per ritrovare l’atteggiamento giusto nei confronti della vita, vi consiglio uno dei libri di Stephen Covey. Potreste leggerlo in un parco con una tazza di caffè in mano. Tanto ormai sapete cosa fare se dovesse rovesciarsi.



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