by Agostino Nicolò
La primavera è arrivata e, puntale, il Fai, il Fondo Ambiente Italiano, offre agli italiani la possibilità di toccare con mano le bellezze artistiche del nostro Paese. Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera, l’iniziativa che consente di visitare monumenti italiani spesso interdetti ai turisti e agli appassionati.
Il Mausoleo di Augusto, nel 2014 ricorre il bimillenario della sua morte (tripartadvisor.it)
Quest’anno saranno a disposizione 750 beni, tra cui 120 legati all’Imperatore Augusto ( 63 a.C-14 d.C.) di cui ricorre il bimillenario della sua morte. L’Imperatore sarà così il protagonista della grande festa, arrivata quest’anno alla sua 22esima edizione. Un appuntamento arricchito da numeri da record: per permettere le 750 aperture straordinarie saranno coinvolti più di 7mila volontari e 22mila studenti, apprendisti ciceroni, che guideranno i turisti tra ville, dimore, borghi, castelli, musei e palazzi sparsi in 320 località della Penisola.
Obiettivo della manifestazione è anche quello di “tornare alla tradizione, ovvero ricostruire la coscienza dei luoghi e dei loro saperi che sono stati sostanzialmente abbandonati. Le Giornate del Fai – spiega l’archeologo Andrea Carandini, presidente del Fai – servono, appunto, a riportare gli italiani alla coscienza e conoscenza dei luoghi. Essenziale è la rete dei nostri volontari, articolata in 116 delegazioni che coprono l’intero territorio”.
L’appuntamento targato Fai è nato nel 1993 e, nel corso degli anni, ha registrato un successo crescente. Basti pensare che, come ricorda Carandini, “nella prima edizione i luoghi aperti erano 50 e i visitatori 30mila. Con le prossime Giornate, invece, i luoghi aperti saranno 750 e si attendono almeno 600mila turisti. In totale, i siti aperti, fin dalle origini, sono stati 7700 con 7,2milioni visitatori”.
Dall’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia alla Sede Rai di Milano passando per l’Archivio di Stato di Napoli, la mappa dei beni da visitare è ricca e varia. Il tutto con un’offerta libera, oppure iscrivendosi al Fai. E proprio per gli iscritti sono previste delle visite speciali a Palazzo Labia a Venezia, che oggi ospita la sede Rai, allo storico Palazzo del Corriere della Sera, in via Solferino a Milano, e all’Antica Biblioteca della Basilica di Paola, in provincia di Cosenza.
“Da quando sono al ministero – osserva il sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni – mi rendo conto che non solo il Fai è una Fondazione straordinaria ma è indispensabile. Per 20 anni il nostro patrimonio non è stato tutelato. Per recuperarlo bisogna costruire una rete nella quale sia presente lo Stato e le associazioni come il Fai che, con le Giornate di Primavera, svolge una grande opera di sensibilizzazione”. A Roma saranno aperti, in via eccezionale, il Mausoleo di Augusto, da anni chiuso al pubblico, il teatro di Marcello, l’unico rimasto dei tre teatri di Roma antica dedicato da Augusto al nipote morto in giovane età e il Foro d’Augusto, il secondo in ordine cronologico a essere costruito tra i Fori Imperiali. Quest’anno, infine, saranno organizzate visite guidate serali, eventi speciali e concerti in alcuni beni del Fai. A spiccare è il concerto che si svolgerà all’Abbazia di Cerrate, in provincia di Lecce: il 22 marzo è in programma musica salentina dalle 18 alle 20.
E’ possibile scaricare un’app gratuita per smartphone e tablet Apple e Android per avere a disposizione tutte le informazioni sui 750 luoghi aperti.