In questi giorni i boccioli di rosa si aprono a mostrare corolle di ogni tonalità di rosa, rosso e giallo e adornano i giardini di (quasi) tutte le case, ville e cascine del territorio. Anche nei roseti di parco e bricco a LOCANDA DELL’ARTE, dove lo
chef Marco Casalini al
ristorante IL MARKO propone un
menu a tema (
clicca sull’immagine per l’ingrandimento).
La pro-loco di FONTANETTO PO propone alcune specialità tipiche: sabato sera la torta di riso e
domenica a pranzo la
panissa – risotto con salsiccia e fagioli – e la
torta di rose dei Gonzaga che il Monferrato ha ereditato ai tempi in cui il marchesato era parte del Ducato di Mantova e oggi è un dolce annoverato tra le celebri bontà italiane nel sito di EXPO2015. Nella serata di
sabato all’
Auditorium – piccolo gioiello d’architettura d’epoca finemente restaurato e dedicato al concittadino Gian Battista Viotti – violinista e compositore che, tra il XVIII e il XIX secolo, ha dato lustro al paese, la locale
Orchestra Melodica Aurora presenta il proprio repertorio di brani
swing ricercati, partiture di autori italiani, molti piemontesi, che Bruno Raiteri – professore di musica, maestro di violino e direttore della formazione – con incessante passione va a scovare negli archivi della RAI e ai mercatini di modernariato. Per tutta la giornata di
domenica, nel paese si tiene una
fiera con bancarelle e alle 10 parte una
sfilata storica che dal centro urbano si prolunga nella sua campagna,
fino al
Mulino dell’Antica Riseria San Giovanni, per l’occasione aperto al pubblico con una straordinaria visita guidata. Sabato mattina è anche la consueta giornata di apertura al pubblico di
Tenuta Colombara a
Livorno Ferraris, in cui la riseria Acquerello fino al 27 giugno espone le suggestive immagini di un maestro dell’arte contemporanea –
GIANNI BERENGO GARDIN. Le sue celebri fotografie
infatti documentano la vita e il lavoro nelle risaie locali dalla seconda metà del Novecento ad oggi. A
Balzola – un borgo rurale tra Morano Po e Casale Monferrato – con ritrovo alle h 9,30 domenica
24 maggio si svolge la seconda edizione di CICLOMONDINA,
tour tra i campi proposto in due percorsi, uno facile di 15 km, l’altro più impegnativo di 45 km, itinerari che si ricongiungono in cascina ad ora di pranzo. L’escursione, a cui molti ciclisti partecipano “cavalcando” le proprie biciclette d’epoca, è organizzata dal
team AmiBici FIAB Monferrato che ha compiuto la spedizione #
MonferratoEXPO2015apedali e il
1° maggio ha festeggiato il successo dell’impresa a LOCANDA DELL’ARTE,
dove nel fine-settimana scorso è arrivato un secondo gruppo di intrepidi che si sono cimentati a percorrere la distanza da
Milano all’
art-hotel in bicicletta sulle strade “bianche” che affiancano le
vie d’acqua, fiumi e canali che irrigano campi, soprattutto le risaie, proprio in questo periodo “allagate”. Intanto nel capoluogo lombardo prosegue la coltivazione della
RisaiaMI allestita sul terrazzo dell’
atelier dell’artista Michelengelo Pistoletto,
dove nel periodo di EXPO2015 sono ospitate iniziative promosse dalla STRADA DEL RISO VERCELLESE DI QUALITÀ. Anche la composizione di un MANDALA DI RISO ideato dal fotografo Livio
Bourbon ispirandosi al rosone del Duomo della città e alle opere in sabbia colorata che i religiosi buddisti creano e dissolvono interpretando il modello grafico-pittorico del
disegno mistico induista. Un simbolo che, da oggi – 20 maggio – alla
Borsa del Riso di Vercelli gli studenti della cittadina sono impegnati a realizzare in un’opera gigantesca che sarà esposta al pubblico sabato e domenica
23-24 maggio e,
prima della rituale dissoluzione, nel pomeriggio di sabato 23 alle h 15 verrà benedetta da monsignor Arnolfo, arcivescovo della diocesi, e dal reverendo Shoryo Tarabini, monaco fondatore del tempio buddista
Nichiren Shu Renkoji a Cereseto Monferrato. Nel frattempo, al
Castello Sannazzaro di Giarole,
una dimora storica del Monferrato nella sua parte in pianura dalla parte verso Alessandria, nella antica legnaia fino al 31 maggio è in esposizione la serie di opere
Dove l’acqua s’inChina, disegni a china dell’artista Alessandro Beluardo.
Una serie di eventi in cui il presente si collega ad epoche remote e tempi recenti, un passato in cui si sono stratificate una storia millenaria testimoniata da opere artistiche e architettoniche e una cultura poliedrica tramandata attraverso prodotti, manufatti e tradizioni, usanze e ritualità, oggi anche iniziative che ne attualizzano il significato con molti e variegati linguaggi, dalla musica alla cucina, dallo sport all’arte. Spettacoli, eventi e manifestazioni in cui i partecipanti interagiscono fra loro e con il territorio tramite
stemmi, emblemi e figure –
simboli civili e religiosi, come la
rosa, il
rosone e il
mandala, e
segni della civiltà urbana e contadina, come le
strade di tragitti, percorsi e itinerari e le
ruote di impianti, macchine e attrezzi. Disegni, oggetti, parole, suoni, odori e sapori con cui la gente comunica abitualmente, nella
routine della
quotidianità e nelle consuetudinarie
cerimonie, oppure occasionalmente, in
esperienze “straordinarie”, come i
viaggi, facendo uso dei simboli in modo conscio, ed evidente, oppure inconsapevole, e subliminale. I segni, infatti, contrassegnano oggetti e luoghi e i percorsi della storia, con figure, sagome e colori che rimandano a significati volutamente espressi, ma comprensibili da chi vi riconosce i nessi con fatti, persone, vicende e realtà, oppure idee cui si riferiscono. Collegamenti non sempre nitidi, a volte molto complicati, tortuosi e indiretti o persino casuali, come nelle similitudini tra rose e rosone con il mandala e con le ruote di biciclette, carri e trattori e le ruote del mulino e delle “chiuse” che irradiano l’acqua tra condotti e canali…
e con la raggiera di cartone
a nido d’ape che compone albero di Natale, decorazione, scultura e accessorio da scrivania a LOCANDA DELL’ARTE esposti proprio per evidenziare il legame tra l’
art-hotel e il territorio che lo circonda, in cui un’azienda locale, SANBER, produce il materiale trasformato in addobbi e suppellettili da un’artista
vicina di casa della dimora d’accoglienza turistica e centro culturale, la fotografa e creativa Stefania Monsini.