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Giorni da Bacalà nel vicentino

Da Marco1965_98 @foodstoriestwit

Sono arrivate le prime piogge! Che sia finita l’estate? Mah! Non si sa. Nel frattempo consoliamoci approfittandone perché, se finalmente la terra beve un po’ dopo tanta siccità, noi finalmente possiamo riprendere a mangiare qualcosa di un po’ più impegnativo.
Come il baccalà alla vicentina. Cade a proposito la Festa del Bacalà di Sandrigo, che è tradizionalmente la patria di questo squisito piatto e sede della Confraternita del Bacalà alla Vicentina. Famoso quanto il Palladio a Vicenza, pare che l’uso del prodotto risalga a più di quattro secoli fa, quando a Rost una delle più sperdute fra le isole Lofoten al largo della Norvegia, nel 1432 naufragò la spedizione agli ordini del capitano veneziano Pietro Querini che al suo rientro in patria riportò questo pesce essicato che ispirò illuminati gastronomi vicentini. I vicentini, infatti, videro nello stoccafisso una alternativa al costoso pesce fresco, oltretutto facilmente deperibile.lofoten.jpg Il successo fu quasi immediato, tant’è che Michel de Montaigne arrivato a Vicenza restò tiepido nei confronti delle bellezze artistiche della città, ma  nel suo celebre "Journal de Voyage en Italie", si entusiasma per un pranzo in cui era incluso il famoso "piatto nazionale" dei vicentini: il baccalà. In Norvegia, in onore di Sandrigo, presso le Isole Lofoten è stata chiamata un’isola col nome di Sandrigøya.
Lessicalmente qui si chiama lo stoccafisso con il nome di Bacalà (con una c solamente),  perché a Vicenza  quando si parla di Baccalà (con due c) ci si riferisce a quello salato. 
Per cui, due settimane di degustazioni, stand gastronomici, dimostrazioni di cucina, musica e balli attendono nel territorio dell'antica Sendricum fondata dai Longobardi nel sec. VII a metà strada tra Vicenza e Marostica, dove vale la pena visitare le tante Ville di interesse storico-artistico, disseminate nel capoluogo o nei centri minori, spesso in contesti ambientali tra i più belli del Veneto. Fra le più belle la coinquecentesca Villa Sesso, le secentesche Villa Chiericati e Villa Garbinati.

Dove mangiare

Trattoria di Palmerino – dal 1940 cucina del territorio, attenta ai prodotti e ai sapori e ovviamente… bacalà - via Piave n° 13 a Sandrigo (Vi) – tel +39 0444 659034 - www.trattoriadapalmerino.it
Trattoria dalla Nana – dal 1909 quando  Giovanna Guazzo, detta “Nana”, chiede in prestito poche lire per comprare una damigiana di vino ad oggi, cucina del territorio e bacalà – Loc San Giacomo via Vneto 28 Romano d’Ezzelino (Vi) – tel 0424/30885 - http://www.dallanana.com
Dove dormire:
B&B Casa Veneta – nel cuore della Pedemontana, camere con antichi arredi delle campagne venete -via Europa 2 36066 Sandrigo (VI) – tel  (+39) 0444 659252 -http://www.bbcasaveneta.it
B&B Casa Fabbris – nel centro storico di Sandrigo, ma immerso nel verde.  Il proprietario è uno dei fondatori della confraternita del ballacà alla vicentina ed esperto gastronomo. La moglie, laureata in storia, da infromazioni sulle bellezze artisitiche della zona - Via Are 9, 36066 Sandrigo (Vi) – tel 0444659899 -http://www.casafabbris.com inserito da Elena Bianco

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