Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, la data in cui tutto il mondo ricorda le vittime della Shoah.
Noi abbiamo voluto ricordare le vittime dell’Olocausto con un’edizione speciale del nostro #10parole. Qui sotto trovate tutte le mini-storie che i nostri utenti hanno scritto per non dimenticare quei giorni nefasti. Perché mantenere viva la memoria è l’unico modo che abbiamo affinché non si ripetano gli stessi, gravissimi errori.
Quello in grassetto è il titolo, segue la storia e il nome dell’autore.
Dopo Auschwitz
Solo in pochi ritornarono a casa. Nessuno ritornò alla vita. – Giuliana Leone
Il bimbo nascosto
Rimasto solo, piangeva. Gli strappai la stella. Divenne mio figlio. – Bee
La fiaccola di Anna F.
Spalancarono i cancelli: il sorriso di Anna squarciò il cielo. – Elena C.
Ceneri
Le urla odoravano di carne bruciata: “Arbeit macht frei”, sospirò. – Elena C.
E l’Olocausto fu
E l’Olocausto fu, lasciando profonde cicatrici a cinque punte. – Elena C.
Vietato Morire
Morire e non riposare, ma gridare eternamente: “Ricorda, siamo uomini”. – Nuwanda
Senza titolo
Un male banale ed ordinato, recitava fiero “arbeit macht frei”. – Karoo
Cenere
Accarezzami amore, mentre scendi volteggiando dal cielo. Sfiorami moglie mia. - Willy
Il tatuaggio
“Vuole coprire quel numero?”
“No, ma sta sbiadendo. Voglio ribatterlo.” – Ariendil
Senza titolo
Ricordo il male. Volevo ucciderli. Lo feci anni dopo, perdonandoli. – Karoo
Lager
Muori dentro di me, figlio. Non nascere per respirare odio. – Willy
Il naso strappato di Mauthausen
La vera tortura era respirare il fumo dei camini. – midnight-children
– Non colpevole. Obbedivo soltanto agli ordini. – Bee