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“Giorno di festa” di Jacques Tati

Creato il 05 agosto 2011 da Cinemaleo

1948: Jour de fete di Jacques Tati

uscita francia: 11 maggio 1949   uscita usa: 19 febbraio 1952

“Giorno di festa” di Jacques Tati
 
“Giorno di festa” di Jacques Tati

Il film che rivelò al mondo un grande artista.

Per François Truffaut “Un film di Tati è necessariamente e a priori un’opera geniale, semplicemente per il fatto che dall’inizio alla fine vi è imposta un’unica, assoluta autorità”. Come non concordare?

Nel suo primo lungometraggio non abbiamo ancora la celebre figura di Monsieur Hulot, ma l’essenziale caratteristica del cinema di Tati (mostrare il protagonista sperduto come un pesce fuor d’acqua in una realtà con cui la comunicazione è ardua) c’è già tutta.

Attento osservatore della vita quotidiana e delle sue incongruenze, Jacques Tati -con tenerezza, con simpatia e profondo senso umano-  descrive mirabilmente ambienti e personaggi di un mondo che, nella sua repentina evoluzione, è destinato a scomparire e che solo nella campagna potrà, forse, resistere: «cineasta della nostalgia» è stato giustamente definito questo grande poeta della comicità.

Naturalmente, tripudio della critica:

“Una delizia per spettatori di tutte le età” (il Morandini), “…povero di parole ma ricco di intelligente comicità” (il Farinotti), “…un racconto incantevole” (Il Corriere della Sera), “E’ come un vino. D’annata, ovviamente. E niente è lasciato al caso se non a quello dell’intelligenza… Tenero, crudele, poetico e anche, sopratutto, divertente” (Pratosfera.com), “…un successo strepitoso tanto che il comico venne considerato al pari dei grandi maestri del neorealismo italiano seppur con la differenza del mezzo d’espressione: non il dramma della quotidianità ma la comicissima satira sociale” (1aait.com), “Riproiettato in Francia, una platea di oltre 160.000 spettatori di età diverse ha riso di nuovo per il film di Tati perché i videogiochi possono essere coinvolgenti, ma nessuno di loro avrà mai il soffio di vita, poesia e arte di un vero Giorno di festa (Giovanna Grassi).

Purtroppo la copia in circolazione (dvd e schermi televisivi) non è del tutto soddisfacente: è la versione a colori (1) restaurata dalla figlia Sophie nel 1995 ma i colori sono piuttosto slavati, e in certe sequenze tendono tutti al marrone.

note

(1)   Il film venne girato contemporaneamente da due macchine da presa, la prima con pellicola in bianco e nero, la seconda a colori (il Thomsoncolor, in corso di sperimentazione). Nelle sale fu proiettata solo la prima versione.

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