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Giorno di neve

Da Atlantidekids @Atlantidekids

È un giorno di neve che intralcia, che mette in attesa, che manca del brio che di norma accompagna lo scendere dei fiocchi.

Questa neve ha bloccato un papà lontano da casa ed è bianca, sì, ma pare grigia. Ricopre caseggiati anonimi, come disabitati e li tinge di un'ombra che inquieta. Sembra un mondo altro, questo ricoperto di neve e, nonostante gli altri ci siano giacché li sentiamo per telefono, li intuiamo bloccati anch'essi a casa, o dietro alle casse di un supermercato, sembra un mondo con solo due abitanti: un piccolo e la sua mamma.

La mamma è uscita sul balcone.
Allora sono uscito anch'io.
Faceva molto freddo,
tutto era calmo.
Non c'erano automobili.
Non c'era nessuno.
Si sentiva solo il silenzio
della neve che cadeva.

Anche la narrazione per testo ha un suo ritmo sospeso, sussurrato in parte, come se arrivasse da molto, molto, lontano e raggiungesse i nostri occhi e le nostre orecchie nel momento in cui si sta espandendo, disperdendosi, sta diminuendo d'intensità.Giorno di neve

È un albo splendido di pazienza, di amore. Ma è anche un albo di solitudine che la solitudine rende palpabile come in poche altre occasioni mi è capitato di leggere. Forse altri potrebbero intenderla come "attesa", potrebbero pensare a un procedere narrativo che si svolge nel dietro le quinte per lasciare il palcoscenico al ritorno, al pensiero del domani. Ma a me resta la sensazione di nostalgia del presente inatteso.

Giorno di neveTitolo: Giorno di neve
Autore: Komako Sakaï
Editore: Babalibri
Dati: 2007, 32 pp., 12,50 €

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