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Giorno prima degli esami oggi. Non per me, a me son toccati già 9 anni fa (cazzo, se il tempo vola e cazzo, se è una banalità dire che il tempo vola!) e tra l’altro con la nuova legge Gelmini non sarei mai stato nemmeno ammesso agli esami, visto che sono andato alla Matura con 4 in fisica e 5 in matematica. La cosa poi non mi ha certo impedito di passare gli esami e conseguire una laurea e senza bisogno di andarmela a comprare a Reggio Calabria, cara MariaStella.
La mia notte prima degli esami non è stata niente di così memorabile, non roba da farci un film almeno, però ricordo piacevolmente il giorno prima degli orali, in cui ho cominciato a ubriacarmi già a partire dal pomeriggio, con la scusa che alcuni miei amici erano già passati e allora bisognava festeggiare. Fausto Brizzi invece sulla notte prima degli esami c’ha costruito una carriera. Buon per lui e devo confessare che il primo Notte prima degli esami mi era piaciuto. Un film carino, divertente, immerso negli anni 80 (seppure piuttosto stereotipati), con una sceneggiatura che conteneva qualche idea non male e un Nicolas Vaporidis che, seppure non potesse (e possa oggi) essere considerato un attore, nella parte del liceale sfigato era alquanto azzeccato. Poi è diventato solo insopportabile e patetico. Notte prima degli esami insomma sta a Brizzi come Sapore di mare sta ai Vanzina. Un piccolo gioiellino in mezzo a una marea di merdate.
Il miracolo ovviamente non si ripete con il 2. L’idea (geniale, eh) era quella di fare un Notte prima degli esami ambientato nella mitica estate del 2006. Il problema è che questa è l’unica idea del film e la storia del primo è stata trasportata pari pari senza aggiungere alcun elemento originale, se si eccettuano le pere di Carolina Crescentini (che sono da annoverare tra le cose di gran lunga migliori dell’opera brizziana). Non viene invece concesso spazio alcuno ai personaggi dei compagni di Vaporidis, che avrebbero invece meritato un approfondimento, per concentrarsi unicamente su suo padre, interpretato da un Panariello in versione bugiardo cronico che qualche sorriso lo strappa anche. Brizzi per fare il moderno ci aggiunge un paio di scene di flash-mob, come se i giovani d’oggi non facessero altro dal mattino alla sera, e si spreca in creatività regalandoci addirittura una scena con i delfini: allucinante. In senso negativo, dico. Non so se sia morto, ma Flipper (quello della serie anni 90 con Jessica Alba) si starà rivoltando nella tomba. Oppure nel mare.Resta sullo sfondo la vittoria dei Mondiali, con il rigore trasformato da Grosso a fungere da momento clou dell'intera pellicola. Facile però emozionare così…(voto 4/5)
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