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Giosetta Fioroni: il ritorno dell’archetipo

Creato il 03 febbraio 2016 da Fasterboy

Giosetta Fioroni: il ritorno dell’archetipoTorino - Dal 6 febbraio al 5 marzo 2016 alla Galleria Accademia di Torino si terrà la mostra " Giosetta Fioroni: il ritorno dell'archetipo" a cura di Luca e Francesca Barsi.
In esposizione 30 abiti - scultura in ceramica del 2015 e 5 dipinti storici dell'artista romana, tra i quali due opere del ciclo degli argenti.

Le sculture ricordano gli abiti di fine Ottocento, con busti molto semplici e gonne molto decorate con rombi e fiori su cui scivolano i colori brillanti. Trenta abiti diversi ma simili nella scelta cromatica e nella progettazione, come da sempre sono tutti differenti e sempre uguali gli oggetti in ceramica prodotti da millenni nelle fornaci tradizionali italiane.
I dipinti in esposizione, invece, ripercorrono la carriera artistica di Giosetta Fioroni, la sola rappresentate femminile del movimento della Scuola di Piazza del Popolo. Unica donna nel gruppo animato da personaggi come Schifano, Festa, Angeli, Rotella, Mauri, Mambor, Tacchi, Lombardo, Marotta, Lo Savio, Uncini, Baruchello, Ceroli, Pascali, Bignardi, Cintoli, Mattiacci.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Umberto Allemandi con testi critici di Marco Meneguzzo, Luca Barsi e Margherita Oggero. Prefazione di Angelo Mistrangelo.
Il catalogo è concepito come un continuo riflesso tra Roma e Torino, due città diverse, ma facce di una stessa medaglia. Le sculture di Giosetta hanno invaso la città e sono riprodotte sul catalogo ciascuna su un diverso sfondo che caratterizza il capoluogo sabaudo. Da Roma arriva Giosetta, attrice indiscussa del gruppo di Piazza del Popolo, da Roma arriva la famiglia fondatrice e proprietaria della Galleria Accademia. Torino è la sede della mostra e della Galleria, è a Torino che i "vestiti" di Giosetta Fioroni invadono i luoghi simbolo e storici della città. Simbolo dell'eleganza sabauda è anche l'editore del Catalogo, Umberto Allemandi e torinese è Margherita Oggero, con i suoi racconti permeati dall'ambiente cittadino e che accompagna i visitatori in una passeggiata virtuale della città.

Giosetta Fioroni nasce a Roma la vigilia di Natale del 1932 da un padre scultore e una madre marionettista e pittrice. Si iscrive all'Accademia di Belle Arti, dove segue le lezioni di Toti Scialoja. Dal 1958 vive a Parigi e nel 1963 ha la sua personale alla galleria Denise Breteau. Tornata a Roma, Giosetta entra a far parte, come unica presenza femminile, nel gruppo della Scuola di Piazza del Popolo, accanto a Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, Francesco Lo Savio, Giuseppe Uncini, Fabio Mauri. Con alcuni di loro partecipa alla XXXII Biennale di Venezia del 1964. Questi sono gli anni del ciclo degli Argenti: volti, figure e paesaggi dipinti, su carta o tela, con vernice industriale alluminio. Nel 1968 Giosetta presenta la sua prima performance La Spia Ottica, con la quale inaugura la rassegna "Il Teatro delle Mostre" presso la galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis. In questi anni presenta i suoi "giocattoli per adulti", ovvero i Teatrini. Inizia a collaborare con poeti e scrittori, come Alberto Arbasino, Nanni Balestrini, Andrea Zanzotto, Cesare Garboli, Guido Ceronetti, Franco Marcoaldi e tanti altri, ideando con loro libri e opere grafiche. Si cimenta con la macchina da presa creando film in 16mm e Super8. Gli anni Settanta li trascorre in Veneto, a Salgareda, col compagno, lo scrittore Goffredo Parise. Legge gli studi sulla fiaba del russo Vladimir Propp e compone i cicli degli Spiriti Silvani (disegni a china nera) e Le Teche (scatole di legno che raccolgono piccole collezioni di oggetti trovati per boschi e campagne). Nel 1975 espone a Roma l'Atlante di Medicina Legale. Dal 1980 al 1986 compone un ciclo di pastelli (accompagnati da un testo di Goffredo Parise nell'esposizione del 1987 alla galleria dell'Oca di Roma) ispirati agli affreschi di Gian Domenico Tiepolo nella Villa Valmarana a Vicenza. Nel 1993 partecipa alla Biennale di Venezia invitata con una sala da Achille Bonito Oliva. Sempre nel 1993 inizia a lavorare con la ceramica presso la Bottega Gatti di Faenza dando vita ad una serie di cicli come le Case, i Teatrini, le Steli, i Vestiti. Negli anni che seguono ricordiamo alcune antologiche: Palazzo Diamanti a Ferrara, Casa del Mantegna a Mantova, Loggetta Lombardesca a Ravenna, Mercati di Traiano a Roma, Museo MIC (Museo Interazionale di Ceramica) di Faenza. Collabora con il fotografo Marco Delogu, prima nel 2002 per Senex, poi nel 2012 per L'Altra Ego al MACRO di Roma. Nel 2009 per i tipi di Skira esce un'ampia monografia storico-biografica curata da Germano Celant. Nel 2013 il Drawing Center di New York le dedica un'antologica "Giosetta Fioroni. L'Argento", curata da Claire Gilman. Nello stesso anno, la mostra viene riproposta a Roma alla GNAM, accanto a "Faïence", una raccolta di importanti opere in ceramica. Nella primavera del 2014 realizza per la casa di moda Valentino un breve video dal titolo The Golden Bough, ispirato all'ominimo libro dell'antropologo James Frazer.

Sede espositiva
Galleria ACCADEMIA
Via Accademia Albertina, 3, 10123

Per informazioni
Tel. e Fax. 011 88.54.08
Portatile 335. 80245349
e-mail:[email protected]

Orario galleria
10,30-12,30/16,30-19,30
Lunedì e festivi chiuso


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