Magazine Cinema

Giovane e Bella

Creato il 31 ottobre 2013 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Giovane e Bella

 

Anno: 2013

Distribuzione: Bim Distribuzione

Durata: 94′

Genere: Drammatico

Nazionalità: Francia

Regia: Francois Ozon

Data di uscita: 7 Novembre 2013

“…Quello che mi piaceva era prendere gli appuntamenti. Chattare con loro su internet. Parlare al telefono…ascoltare le loro voci. Immaginare cose…e poi andare, scoprire l’hotel, non sapere con chi sarei andata a letto. Era come un gioco…” racconta Isabel, diciassette anni e bellissima. E’ lei la protagonista di Giovane e Bella, quattordicesima pellicola firmata da Francois Ozon, di cui ne è autore e regista. Dopo il pluripremiato “Nella casa”, s’impegna nuovamente nella scansione dell’universo adolescenziale.

Ozon  attraversa un anno della vita di Isabel, suddividendolo in quattro stagioni che rappresentano i punti di vista dei quattro personaggi che ruotano intorno alla vita della ragazza. La storia di Isabel è quella di un adolescente dispatica, che cerca di crescere alla stessa velocità con cui cresce il suo corpo. Una giovane introversa, di famiglia agiata. La sua prima esperienza sessuale, all’inizio del film, ci fa immediatamente entrare nella psicologia di Isabel. La sua dispatia la porterà a prostituirsi, nella ricerca di un emotività che non vive. Quando il suo segreto verrà scoperto, Isabel si troverà a dover affrontare se stessa e il suo disagio.

Davvero tanti complimenti al casting del film, oltre che a Monsieur Ozon per la scelta degli attori, ad iniziare da Marine Vacth, splendida, perfetta nella parte di Isabel, fino al cameo di Charlotte Rampling, che interpreta la moglie di un cliente affezionato della ragazza. Nella scena che vede protagoniste le due attrici, e che nel film rappresenta il turning point, è affascinante la forte vicinanza delle due donne: la Vacth sembra incarnare la Rampling da giovane.

Il regista ha scelto di sottolineare i quattro momenti del diciassettesimo anno di vita della protagonista con quattro brani di Francoise Hardy, le sue canzoni rappresentano l’essenza dell’amore adolescenziale, un amore infelice e romantico; Ozon utilizza i brani come punteggiatura, come una sospensione, accentuando la crudezza dell’adolescenza di oggi.

Francois Ozon ha voluto cogliere la fragilità e la bellezza dell’adolescenza, questa necessità l’ha portato a girare una scena nel liceo che frequenta la protagonista. Isabel recita insieme ad altri compagni di classe la poesia “A diciasett’anni non si può esser seri” di Rimbaud; nella scena, oltre agli attori, recitano alcuni studenti veri del liceo Henri IV, a cui il regista ha chiesto di analizzare la poesia con il loro docente, ed ha girato la scena senza scriverla, come in un documentario.

Alessia Gallo


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :