Giovani e disoccupazione: sempre peggio, sempre piu' in basso

Creato il 01 marzo 2011 da Alessandro @AleTrasforini
Sempre più solitari, sempre più distratti, sempre più disoccupati.
Pare essere questo il leit motiv della questione giovanile in questo primo scorcio di millennio.
Se dati e numeri vogliono dire qualche cosa, quello che è certo è che le situazioni vanno sempre peggio. Mettendo in comunicazione il difficile canale tra economia e società, i dati Istat parlano purtroppo chiaro: il tasso dei disoccupazione giovanile non si arresta, non ha risentito di freno alcuno.
Vittime di una politica deragliata ed impossibilitata al discutere di riforme utili per indurre un risveglio progressivo, le nuove generazioni si qualificano come incolpevoli ed inconsapevoli masse di senza futuro.
Tra minorenni, federalismo fecale e bunga bunga la situazione va incrinandosi sempre più: a gennaio disoccupazione giovanile lanciata verso il 29,4%, conseguendo quindi il peggior risultato dall'avvento delle stime su frequenza mensile (2004, nds).
Su base annua la disoccupazione generalmente intesa registra una crescita dello 0,2%, attestandosi su uno sconsolante 8,6%. I disoccupati sono circa 2 milioni e 145mila, raggiungendo una crescita dello 0,1% rispetto al mese precedente.
Su base annua, il numero di disoccupati è in crescita del 2,8%.
Nel mentre, continuano le conversazioni sul nulla, così tremendamente ed autenticamente italico.
Potrebbe essere addirittura un marchio di fabbrica, viste le capacità di certa classe cosiddetta dirigente.

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