Il disagio giovanile, come condizione di disadattamento all’ambiente sociale in cui si vive, è determinato dalla difficoltà di interazione familiare, sociale, oppure della mancata accettazione di sé.Nel caso del disadattamento come forma di difficoltà o impossibilità di riuscire ad adattarsi all’ambiente, si riferisce generalmente agli aspetti socio-culturali, quindi, al rapporto tra il giovane e gli altri, tra il giovane e gli adulti.
Il disadattamento del giovane può portare a conseguenze nella personalità, nell’emotività e nel proprio rendimento intellettivo.
Nella società odierna i mass-media sono strumenti di penetrazione commerciale, politica, e ideologica; assicurandosi così il controllo dell’opinione pubblica, e manipolandola.
Nella fase in cui i minori stanno iniziando a sviluppare la personalità, e fino al raggiungimento della maturità psicofisica, essi, ponendosi i mass-media quale mezzo di apprendimento del comportamento sociale, soprattutto per i ragazzi dalla personalità fragile, possono costituire un veicolo di messaggi negativi, uno strumento di pressione sociale, che spesso amplifica la voce di una società violenta.
I genitori hanno la tendenza a vedere tutto l’agire dei propri figli o come “normale”, o come “strano”. Raramente ci si sofferma a considerare con attenzione e senza pregiudizi il loro comportamento, e ciò può costituire un rischio per i giovani. Infatti, molti aspetti dell’agire degli adolescenti può essere determinato dalla presenza di una componente depressiva.
I sintomi che indicano la possibile presenza di depressione negli adolescenti si manifestano quando ci troviamo di fronte a un giovane costantemente preoccupato, molto irritabile e, non di rado, con una particolare aggressività, soprattutto verso i genitori. Esso è triste, fortemente malinconico, si sente stupido, brutto. Si può notare un comportamento poco tonico, è un tipo pessimista, ha scarse motivazioni e una bassa autostima, i risultati scolastici spesso sono scarsi.
Inoltre, a questi sintomi, si accompagna una forte ansia che genera in paure che si manifestano come fobie. Altri aspetti, che vanno osservati, e che possono mettere un genitore in guardia, sono i comportamenti molto azzardati del giovane adolescente, e la tendenza a eccessive assunzioni di rischi.
Ecco un elenco di alcuni dei sintomi più frequenti che possono costituire un campanello d’allarme:
• Facile irritabilità,
• frequenti crisi di pianto,
• perdita di interesse per gli amici,
• svogliatezza persistente,
• difficoltà a concentrarsi.
Da tenere sotto osservazione in particolare gli “atteggiamenti negativi”, quali: ipercriticismo verso se stessi ed il mondo, costante stato di infelicità del giovane e ricerca della solitudine, esagerata ricerca di affetti o la loro negazione.