La foto che gira in questi giorni sui social network non ci piace, ci sembra razzista e vergognosa; però il dato è innegabile.
Solo una piccola percentuale degli immigrati che arrivano da noi hanno un alto livello di istruzione, mentre gli italiani che vanno all'estero sono in grandissima parte laureati. In sostanza stiamo esportando i nostri migliori laureati.
Come Daniela, laurea in biotecnologie della riproduzione. In Italia le hanno riservato solo risatine ed un posto in qualche dipartimento, dove lavorare gratuitamente. Sempre nell'attesa che qualcuno, dopo aver finito di sistemare parenti ed amici si ricordasse anche di farle avere un misero stipendio precario. Ha quindi deciso di accettare un seria offerta di lavoro in Ucraina, in un centro della fertilità di Ternopil', dove si trova benissimo e sente di far parte di un team che le permette di crescere professionalmente.
Eppure sono molti in Italia a considerare i paesi dell'Europa dell'est quasi di serie "B", come se non fossero passati oramai più di 10 anni dalla caduta del muro di Berlino.
In realtà mentre il nostro paese arretra, loro corrono, con punte di avanguardia ed innovazione in molti campi.
Se non ci diamo una sveglia, e la diamo ai nostri politicanti, non mancherà molto che saranno loro a considerare noi un economia arretrata.