Giovanna Galli: "Meditavo da giorni di andarmene"

Mentre nel Pdl fidentino si contano i giorni che mancano al commissariamento del partito... nel Pd scoppia il caso di Giovanna Galli.
Scrive Giovanna Galli su NC, "dopo tanti mesi passati a contestare la conduzione del Pd di Fidenza ho deciso di andarmene" dal direttivo del Pd di Fidenza. 
Era nell'aria, conoscendo Giovanna e conoscendo modi e mode della partitocrazia locale, vado al sodo.
In generale possiamo ben dire che la politica dei responsabili  dei due maggiori partiti fidentini (Pd e Pdl) è arida, a volte persino miserabile, di sicuro sequestrata da uomini ambiziosi, che esigono obbedienza in un gelido e astuto conformismo che mescola verità a menzogna con l'unico obiettivo di portare acqua al proprio mulino.
In particolare, nel motivare le sue dimissioni Giovanna Galli scrive: " Quando nel gennaio 2010 Davide Malvisi mi chiese di entrare a far parte del direttivo mi ero molto meravigliata perché il mio passato era noto a tutti... .... Anche se ero disposta a metterci la faccia e ad impegnarmi ho tenuto da subito una posizione molto netta e molto trasparente, come ho chiaramente precisato nel mio articolo pubblicato il 16 gennaio 2010."  Con questa consapevolezza, prosegue Giovanna Galli "... Ho continuato a fare i miei rendiconti delle sedute del consiglio comunale con la massima libertà, senza sentirmi in alcun modo condizionata dalla mia appartenenza al partito. Spesse volte mi sono trovata a criticare l’operato dei consiglieri del Pd e questo mio comportamento non mi è mai stato veramente perdonato. Lo ha evidenziato molto bene Luigi Toscani quando nel corso di una riunione autoconvocata da alcuni di noi per discutere la grave crisi di partecipazione del nostro partito si è presentato con una cartelletta contenente tutti i miei articoli pubblicati su Navecorsara per accusarmi davanti a tutti per la mia attività contro i consiglieri comunali. Sono stata oggetto di sms anonimi sul cellulare e di commenti offensivi, sempre anonimi, su Navecorsara, Ricordo, in particolare, l’insistenza di un certo newgeneration2013 che mi ha offesa in diverse occasioni e che ho scoperto in seguito essere il nickname dietro cui si nascondevano alcuni giovani del partito. L’ultima performance al riguardo l’ha fatta alcuni giorni fa il nostro segretario su Facebook nella pagina Bacheca politica fidentina: i commenti pubblicati contro di me chiariscono più di tanti discorsi come stanno le cose e rifiuto di esprimere qualunque giudizio. Nessuno, comunque, è entrato nel merito delle mie contestazioni che erano essenzialmente politiche e l’unica accusa che mi viene rivolta è sempre la stessa: ho sbagliato a lavare i panni sporchi fuori casa. Al mio partito contesto la mancanza di politica.. Non c’è mai stato un minimo di autocritica anche quando le cose sono lì, sotto gli occhi di tutti. Mi riferisco ai Nuovi Terragli, al quartiere Europa, a quello dei Gigliati, al palazzo da anni in costruzione sulla via Emilia al bivio con via IV Novembre… Sulla questione che ha visto Davide Malvisi e Federico Morza condannati in primo grado per diffamazione ho dichiarato che avrei preferito un loro passo indietro per lasciar fuori il partito dalla vicenda e in particolare avrei evitato di convocare la conferenza stampa proprio nella sede del Pd, scelta che non è mai stata discussa in un direttivo. Ritengo, infine, imbarazzante la nuova alleanza Pd–Pdl in consiglio. Escono comunicati quasi identici sia nei contenuti che nelle proposte. Il momento clou lo si è raggiunto durante la nomina dei revisori dei conti ma sta continuando con regolarità. Abbiamo scelto Antonia Donetti a rappresentare il Pd nella commissione per l’assegnazione delle case popolari e nell’ultima seduta del consiglio comunale Toscani ha sentito l’esigenza di spiegare, citando una serie di articoli di legge, perché non sarebbe né giusto né legale chiedere la revoca di Francesca Gambarini da presidente del consiglio. Sono tanti i sintomi di un disagio che andrebbero analizzati con serenità e altrettanta franchezza, basta pensare al calo degli iscritti, alla mancanza di partecipazione nelle riunioni, alla mancanza di collegamento tra il direttivo e i rappresentanti del partito in consiglio comunale, alla mancanza di lavoratori… Ma invece di fermarsi a meditare sulle ragioni di questa disaffezione al partito si preferisce demonizzare chi solleva il problema trattandolo come nemico del partito salvo poi riempirsi la bocca di parole come «trasparenza» e «partecipazione» che si traducono in parole vuote, prive di significato... Cercherò comunque di impegnarmi diversamente. Fidenza, 2 maggio 2013."
Auguri Giovanna. http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane