R: Simona, parlami di Giovanna. S: Giovanna è una donna non giovanissima, che, come spesso succede, ha barattato la sua vita con la tranquillità. Questo perché nella sua vita c'è stato un grande dolore, per lo più rimosso, e tutte le sue scelte sono state condizionate dalla paura di guardarsi dentro.Io penso, però, che la vita sia disseminata di opportunità che ci permettono di dare una svolta e a cinquant'anni lei, grazie a una specie di istinto di sopravvivenza, prende coraggio e non se la lascia sfuggire.
R: Cambiare radicalmente vita, secondo te, è più facile per una donna o per un uomo? Lo si può fare a qualsiasi età?S: Io credo che la donna sia costretta a reinventarsi almeno due volte nel corso della vita: quando arrivano i figli e quando i figli se ne vanno. Per l'uomo il cambiamento è regolato dalla vita lavorativa: la perdita di un lavoro, la pensione. Naturalmente ci sono tanti altri bivi, come un divorzio per esempio, ma anche eventi molto più ordinari possono costituire un punto di svolta: talora il semplice fatto di conoscere una persona può cambiare il corso della nostra esistenza. Naturalmente questi sono momenti propizi per il cambiamento, ma la decisione di cambiare veramente spetta solo a noi.
R: A Giovanna piace cucinare. Credi che gli hobby, le passioni, possano essere utili nei momenti di crisi?S: Posso risponderti dicendo che per me sono fondamentali. Quando mi hai posto questa domanda mi è venuta in mente una immagine di me una ventina di anni fa, quando ho perso una persona cara, chiusa in cucina a preparare un sufflè al cioccolato, che poi mi sono mangiata (all'epoca avevo un metabolismo molto attivo, oggi non potrei).La scrittura poi per me è quell'elemento magico nella mia vita che da un posto a tutto, gioie e dolori, e così facendo, mi riequilibra. Dieci minuti al giorno e sono serena.R: Grazie, Simona. Senti, l’anno prossimo uscirà una nuova agenda per le mamme?S: Beh, vedremo…ti faro sapere.PEPERONCINO, CANNELLA E UN PIZZICO DI MAGIASIMONA RIVELLINel giorno del suo cinquantesimo compleanno Giovanna, scopre casualmente che il marito ha una relazione extraconiugale. Non è tanto il tradimento a sorprenderla, quanto la sua assoluta incapacità di provare emozioni, riguardo all’accaduto. A scuoterla da questo stato di intorpidimento, arriva la notizia della morte della sua unica zia, della quale da anni non aveva più notizie. Decide, quindi, di partire per la Liguria per partecipare al funerale e scopre di essere erede unica della casa di Tellaro, nella quale aveva trascorso i momenti migliori della sua infanzia. Giovanna si ferma a sistemare la casa, rimandando di giorno in giorno la sua partenza.
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