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Giovanni Brusca, parla di trattativa tra Stato e Mafia

Creato il 10 ottobre 2011 da Alessandrobaldini

La notizia

Nel corso del processo che lo vede coinvolto, il pentito Giovanni Brusca, ha espresso un suo pensiero, affermando che la trattativa tra Stato e Mafia, è iniziata nel 1992, all’epoca delle stragi che hanno visto la morte di giudici come Falcone e Borsellino.

Uomini consapevoli della loro storia, dei rischi ai quali potevano andare incontro, ma con un senso etico così alto per quanto riguarda la loro funzione all’interno dello stato, da sacrificare tutto il sacrificabile, sapere di essere a rischio  eppure andare avanti nella loro missione.

Una missione era la loro, quella di voler fare emergere quei retroscena di corruzione che tengono in scacco un paese, una scelta che a loro è costata la vita, ma portata avanti con la consapevolezza dei rischi che correvano.

Il punto di vista

Quando un pentito come Giovanni Brusca parla di una trattativa tra stato e mafia, lo scenario che delinea è alquanto preoccupante e inquietante, questo fa pensare che ci sia una sorta di collaborazione segreta tra pezzi di vita pubblica e istinto criminale allo stato puro.

Il problema delle confessioni di un pentito, è sempre quello di dover discriminare tra quello che viene dichiarato e quello che corrisponde al vero, perchè se da una parte è vero che alcune delle loro dichiarazioni, contengono pezzi di storia e verità a noi sconosciuti, altri contengono probabilmente rielaborazioni loro, non sempre corrispondenti a accadimenti aderenti al reale.

Uno strumento da utilizzare con cautela.

 

http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_10/brusca-mafia-trattativa_04dc05fc-f33d-11e0-9003-e42e185dfd5a.shtml



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