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Giovanni Verga - Storia di una Capinera -

Da Silvy56
Giovanni Verga - Storia di una Capinera -
“L’amo! È un’orribile parola! È un peccato! È un delitto! Ma è inutile dissimularlo a me stessa. Il peccato è più forte di me. Ho tentato di sfuggirgli, esso mi ha abbrancato, mi tiene in ginocchio sul petto, mi calpesta la faccia nel fango. Tutto il mio essere è pieno di quell’uomo: la mia testa, il mio cuore, il mio sangue. L’ho dinanzi agli occhi in questo momento che ti scrivo, nei sogni, nella preghiera. Non posso pensare ad altro; mi pare che ad ogni istante il suo nome mi venga sulle labbra, che ogni parola che profferisco si trasformi nel nome di lui; allorché lo ascolto son felice; quando mi guarda tremo; vorrei stargli vicina ad ogni momento e lo fuggo; vorrei morire per lui. Tutto ciò che sento per quell’uomo è nuovo, è strano, è spaventoso… è più ardente dell’amore che porto a mio padre; è più forte di quello che porto al mio Dio! Questo è quello che al mondo chiamano amore… l’ho conosciuto; lo veggo… È orribile! È orribile! … È il castigo di Dio, la perdizione, la bestemmia! Son perduta.”

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