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Gioventù bruciata e i suoi incendiari

Creato il 30 luglio 2010 da Chit @chit67

Ora, lungi da me spendere e spandere giustificazioni e scuse a certi atteggiamenti di una certa parte di gioventù, quella che (forse perché più pirla! ndr) fa più notizia. Se ci pensate i giovani sono adatti per tutte le notizie; quando si parla di scuola, di futuro, di stragi della strada (lì giovani, alcool e droghe calzano sempre a pennello e se anche non calzassero…. i media sono bravissimi a farli calzare ugualmente!) insomma diciamo che sono da sempre e per definizione sotto la lente di osservazione di genitori e media. In fondo rappresentano il futuro quindi consigliato e doveroso monitorarli per sapere dove potenzialmente si dirigono idee e gusti.

Su di loro, a seconda della “campana” che suona, se ne sentono un po’ di tutti i tipi e tutti i colori. Secondo l’ottavo nano Brunettolo sono semplicemente dei “fannulloni“, per l’uomo senza macchia (e non parlo di quello in ammollo della pubblicità di anni fa) Giovanardi sono indistintamente e potenzialmente “tossici e indisciplinati alla guida” insomma… ognuno vede in loro un po’ quel che vuole (e che gli fa comodo per la sua causa). Però sapete cosa vi dico? Esser giovani al giorno d’oggi non dev’essere poi mica tanto facile. Se ci pensate bene quando si è giovani oltre a far casino uno ha un solo dovere, crescere e formarsi; questo lo può fare da se (ma deve avere grandi palle!), con il supporto della famiglia (ma quanti genitori ne hanno ancora voglia?) oppure attraverso l’esperienza, i punti di riferimento, i cosiddetti modelli. Premesso questo vado a memoria e riporto qui di seguito nomi e frasi celebri di due aspiranti tali:

«Voglio diventare un punto di rifornimento (voleva sicuramente dire ‘riferimento’) preciso per i tanti giovani» – Emanuele Filiberto, 12 marzo 2009

«Vorrei essere il riferimento politico per i giovani d’oggi» – Renzo ‘Trota’ Bossi, 29 luglio 2010

Con queste premesse riflettendoci, non ci si può poi meravigliare e non ci si deve neanche chiedere troppi perché, se poi si scopre che una parte di gioventù finisce per utilizzare una lavanda vaginale come collutorio; siamo così sicuri che esempi e modelli come quelli appena citati non avrebbero fatto lo stesso? (se non di peggio)

Per sdrammatizzare e dare ai giovani un po’ di speranza posso solo prendere in prestito le parole di quel famoso proverbio e ricordargli che:

“che tu corra e ti muova,
ti siedi e aspetti,
prima o poi
un coglione
lo incontri!”

Forse questi erano solo due di quelli che il destino vi ha riservato, coraggio!?!


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