Che non sia più la manifestazione di una volta è tristemente vero. Il pubblico fruitore del servizio è cambiato. La generazione presente pare essere disinteressata. Le esigenze sono diverse e i canali di comunicazione sono innumerevoli e dalla ampia facoltà di scelta.
Però Sanremo è Sanremo.
Sanremo è mio padre, negli anni ottanta, che registra le canzoni sulla cassettina per poi ascoltarle in auto (…e attento a staccare sul parlato degli speakers, eh!?).
Sanremo è il periodo dell’anno fatto di profumi di primavera, dei dolci di carnevale, il risveglio della natura.
Sanremo è indovinare quante canzoni resisteranno alle rughe del tempo e quante finiranno dimenticate.
Sanremo è la sorpresa, il gossip, i duetti indimenticabili.
Sanremo è le contestazioni, i plagi, l’ospite imprevisto.
Sanremo è l’evento. Lo sarà sempre.
E allora adesso sapete cosa guarderò stasera in Tv. Come una ricorrenza da onorare, una tradizione da tramandare. Evviva Sanremo
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