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Girati (implicita richiesta di FS)

Da Eucuri

Il taxi si ferma. Mi fermo un attimo anche io. Guardo il lunotto posteriore e c’è un altro taxi fermo. Sembra uno di quei film di inseguimenti. Niente, non scende nessuno. Sospiro. Prendo il mio bagaglio e mi avvio alla piazzola degli autobus. Da lontano vedo una macchina familiare che prende la curva a tutta velocità. Si avvicina al mio marciapiede. Non posso crederci. E infatti non c’è da credere. Non è la macchina che pensavo. Mi siedo, sono in anticipo. Un cellulare suona. Ma io questa suoneria la conosco! Mi giro col cuore in gola. Il cellulare non è quello. La mia valigia è piena di sospiri. C’è spazio per altro. Un metro e sessanta, se non hai il biglietto, puoi entrare. Ti faccio un buco o mi ci metto io. Arriva il bus. Mi guardo intorno. L’autista mi fissa, mi fa fretta. Apro la valigia, magari mi hai letto nel pensiero. Guardo il telefono, nulla. Mi siedo e sorpiro. Un cellulare suona. La suoneria la conosco, è la mia. Il numero pure, è il tuo. “Girati”

Questo è stato, per così dire, un racconto nato da un racconto. Oserei dire nato da un’implicita richiesta :) Dalle parole di un amico. Grazie FS, a cui è dedicato!
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