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Creato il 12 marzo 2012 da Tnepd

The Chive è un sito di intrattenimento leggero, ed è diventato negli ultimi due anni uno dei siti più popolari degli Stati Uniti.
L’idea semplice e vincente avuta dai suoi ideatori è stata quella di proporre giornalmente delle gallerie di immagini con le foto più curiose e divertenti scovate nella rete: il meglio e il peggio della rete, come si suol dire in questi casi, il tutto condito con gallerie di belle ragazze ed un certo orgoglio patriottico.
Un luogo di ‘cazzeggio’, essenzialmente, e quanto di più lontano si possa immaginare da un sito ‘complottista’, qualsiasi cosa questo significhi (non solo: the Brigade, sito gemello di the Chive e gestito dagli stessi fondatori, è un sito di supporto delle truppe americane dispiegate per il mondo, con gallerie di immagini dei soldati virtuosi a stelle e strisce che nulla hanno da invidiare alle operazioni di propaganda dell’epoca d’oro sovietica).

Considerati questi aspetti, risulta quindi di particolare interesse la pubblicazione durante la settimana scorsa da parte di the Chive di un post interamente dedicato al famigerato aeroporto di Denver.
In una galleria di immagini molto curata vengono presentati tutti i particolari curiosi presenti all’interno dell’aeroporto, dai celebri murales, alla targa massonica posta all’ingresso, fino al Mustang – cavallo dell’apocalisse – che dà il benvenuto ai visitatori all’ingresso del sito.
Introducendo le immagini, inoltre, uno degli autori del blog descrive brevemente, ma in modo esauriente, tutti i motivi per cui l’aeroporto è degno di interesse, non omettendo nemmeno i riferimenti al Nuovo Ordine Mondiale preconizzato nei murales ed accennando anche alla presenza di basi sotterranee gestite da militari.
Ovviamente, l’intera trattazione è preceduta da una doverosa premessa, quel ‘I’m not a conspiracy guy in any way’ che in questi casi va specificato d’ordinanza.
Questo però non impedisce una corretta  esposizione dell’argomento, che viene trattato senza le ironie e gli sberleffi tipici dei debunker.

Fino ad oggi l’aeroporto di Denver rappresentava un tema caro esclusivamente ai cosidetti ‘cospirazionisti’, e fino a pochi anni fa in lingua italiana era difficilissimo trovare del materiale che ne trattasse, nonostante fossero presenti in quel luogo stranezze ed ‘anomalie’ alquanto evidenti.
Ora tale questione pare ufficialmente entrata nel territorio del mainstream, e realtà quali il Nuovo Ordine Mondiale o l’influenza di determinate elite nella preparazione di scenari futuri divengono argomenti che possono essere trattati quali ‘curiosità’ in popolari siti di svago.
Si tratta, in ogni caso, di un passaggio significativo, dal momento che in qualche modo è indicativo del modo in cui argomenti potenzialmente ‘scomodi’ vengono addomesticati e normalizzati per mezzo della rete.

Lungi dal subire una ‘censura’, infatti, tali argomenti scomodi subiscono generalmente un trattamento standard: in un primo momento vengono ignorati, in un secondo tempo vengono derisi, ed infine vengono presentati quali semplici curiosità, togliendo così loro ogni connotazione ‘misteriosa’.
Ad una scala più ampia, la rete stessa, potenzialmente uno strumento assai efficiente per quanto riguarda la diffusione di informazioni ‘scomode’, saprà accogliere nel suo calderone ogni sorta di denuncia e di ‘disvelamento’, amalgamando il serio con il faceto e presentando fianco a fianco ragazze in bikini con il manifesto del Nuovo Ordine Mondiale.
Finché, per l’utente medio, non vi sarà alcuna differenza tra le due cose.


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