A chi si chiede “cosa ci fa il team NetApp tra le wild card del Giro d’Italia 2012“, peraltro a dispetto dell’Acqua&Sapone di Garzelli e Di Luca (e – se le indiscrezioni saranno confermate – Pellizotti? Possibile ripescaggio per questa formazione nel caso in cui la Saxo Bank di Contador perdesse la licenza Pro Team), proviamo a dare una risposta anche noi.
NetApp è un colosso americano dell’informatica; il progetto della squadra di ciclismo, che annovera tra le proprie fila alcuni giovani talenti semi-sconosciuti ma molto “affamati”, vuole fungere da traino per una campagna marketing molto ambiziosa, e per questo premiata dagli organizzatori della Corsa Rosa (i quali hanno invece lamentato che, ad esempio, Europcar e Cofidis non hanno neppure presentato un memoriale per spiegare le motivazioni alla base della richiesta di partecipazione).
All’interno di questo progetto, NetApp ha rivelato anche l’intenzione di prestare attenzione all’ambiente: saranno infatti ben 2.000, stima la squadra, le bottiglie di bioplastica riciclabile che atleti e meccanici consumeranno durante il prossimo Giro d’Italia 2012; senza creare, se non un minimo, impatto sull’ecosistema.