di Nicola Pucci
Il Giro del Delfinato archivia l’edizione 2013 con una certezza ed un punto interrogativo. La certezza si chiama Chris Froome e sarà l’uomo da battere sulle strade del Tour de France prossimo al via; il punto di domanda riguarda la reale consistenza dell’uomo che più di ogni altro proverà ad ostacolare il keniano bianco in terra di Francia, ovvero il “pistolero” Alberto Contador che in quanto a maglie gialle, beato lui, se ne intende di certo.
Procediamo per gradi. La corsa del Delfinato chiamava allo scontro frontale non solo i due protagonisti più acclamati della Grande Boucle, ma anche le più valide alternative. Joaquim Rodriguez in maglia Katusha, tanto per cominciare; Alejandro Valverde, capitano della Movistar;Richie Porte, altro gioiello prezioso dell’invincibile armata Sky. E magari, ma era solo un azzardo ammantato di patriottismo, il principe sempre più sbiadito, Damiano Cunego.
La vittoria di Elia Viviani – da http://www.letour.fr
La galoppata in fuga del canadese Veilleux, la zampata veloce del nostro Elia Viviani, la volata robusta di un pimpante Boasson Hagen hanno scritto la storia delle prime tre giornate di gara. Il test importante, però, era la cronometro prevista per la quarta tappa ed è contro le lancette del tempo che Froome ha strapazzato la concorrenza. La vittoria parziale è andata al tedesco Tony Martin, uno che sullo sforzo in solitario ha costruito una carriera se è vero che è doppio campione del mondo, ma il fuoriclasse del Team Sky ha annicchilito Contador, autore della controprestazione che lo ha lasciato a 2minuti45secondi dal rivale.
Il madrileno è puledro di razza, lo sappiamo, e la risposta non si è fatta attendere. Sulle rampe arcigne che conducevano a Valmorel Contador ha provato la stoccata vincente il giorno dopo denunciando buona forma in salita; Froome non si è lasciato sorprendere, ha replicato con autorità ed ha tagliato la linea d’arrivo a braccia alzate per conquistare tappa e maglia gialla di leader della classifica. A Grenoble si è rivisto Thomas Voeckler che comincia a respirare aria di Tour de France, mentre la frazione che scalava l’Alpe d’Huez ed arrivava in quota a Superdevoluy ha rilanciato le quotazioni di Samuel Sanchez che ha battuto Fuglsang in uno sprint a due. Chiusura a Risoul, dopo il Col de Vars, ma Froome ha troppa sicurezza ed una squadra troppo attrezzata a vincere per temere le sfuriate di chi prova ad insidiare il suo trono.
Chris Froome si aggiudica il Giro del Delfinato 2013 – da http://www.letour.fr
Gioco, partita, incontro. Il keniano trionfa e reclama a voce altissima lo status di favorito al prossimo Tour de France: Wiggins, ultimo re in maglia gialla, può rimanere in poltrona a leccarsi le ferite e a meditar rivincite. Il Team Sky ha già il suo capitano più autorevole.
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