Il grande ciclismo sembra non andare granché d’accordo con la Sardegna; è un peccato, dal momento che la passione per le due ruote del popolo insulare è invece viva e vibrante, e perché con – i tipici – ambienti tanto brulli e soggetti agli umori del vento ne scaturirebbero corse da seguire fino all’ultimo kilometro (da tanto sarebbero imprevedibili).
Il Giro d’Italia snobba la Sardegna anche nella sua versione 2012, attribuendo la colpa ai corridori che hanno chiesto di ridurre i trasferimenti; la Sardegna, allora, si mette in proprio e propone – nonostante le ristrettezze del budget – il Giro di Sardegna 2012.
Ancora si sa poco di questa corsa a tappe:
- conosciamo le date, dal 21 al 25 febbraio
- sappiamo dell’intenzione di numerose formazioni Pro Team di prendervi parte, anche se i problemi di budget non consentono ancora di definire la tabella dei premi e dunque l’interesse delle squadre è per il momento solo sulla carta
- sappiamo che la partenza avverrebbe dal capoluogo Cagliari, con l’emblematica scelta di Piazza L’Unione Sarda, ed i corridori affonterebbero la prima tappa in direzione di Villacidro.
- molto probabile che venga inserita nel disegno del percorso, ancora da svelare, una cronometro individuale ad Oristano, che sarà una semitappa
- gli organizzatori hanno anticipato di aver introdotto un arrivo in salita, benché ancora non si sappia dove, e promettono che sarà questo il momento-giudice dell’intera corsa a tappe
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